MANUELA PLASTINA
Cronaca

Rotonda al Matassino, ultimi passi: "Lavoro inutile, serve un altro ponte"

Il movimento consumatori critico sull’intervento dopo l’annuncio di Giani sull’imminente termine dei lavori

Rotonda al Matassino, ultimi passi: "Lavoro inutile, serve un altro ponte"

"A breve apriremo una porzione della nuova rotatoria a Matassino sulla Sr 69 di Val d’Arno, per il suo completamento". L’annuncio del presidente della Regione Eugenio Giani attraverso i social fa sperare in una rapida conclusione dei lavori di ampliamento dell’infrastruttura che doveva – nelle previsioni degli enti locali – essere già del tutto conclusa entro la fine dello scorso anno. Il governatore non fornisce date precise, solo un generico "a breve", ricordando che la circolazione finora è sempre rimasta la stessa, ma presto, promette, "sarà nella configurazione finale".

E i cambiamenti saranno importanti, assicurano da tempo le amministrazioni locali, per questo snodo fondamentale per il traffico di tutto il Valdarno, sia fiorentino che aretino. L’infrastruttura infatti riguarda tre Comuni e due province: Figline e Incisa e Reggello sul fronte di Firenze, Castelfranco Piandiscò su quello di Arezzo. L’obiettivo del cantiere dal costo di un milione di euro finanziato da Autostrade come opera compensativa per la terza corsia, è incrementare la capacità di smaltimento del traffico e la sicurezza delle manovre.

Gli interventi nel 4° lotto della variante alla SR 69 – come fu dettagliato in una gremita assemblea pubblica - prevedono anche un ulteriore braccio stradale: consentirà a chi arriva da Figline verso il Valdarno aretino di avere una viabilità alternativa a quella attuale, senza l’immissione obbligata nella rotonda. Saranno realizzati anche dei percorsi ciclopedonali protetti rialzati rispetto al piano viabile, un raccordo ciclabile tra via Toti e via Amendola, un nuovo sistema di smaltimento delle acque e una nuova illuminazione con sette pali e 13 corpi lampade a Led.

Ma se ormai si spera il taglio del nastro possa essere in tempi brevi, il Movimento consumatori Toscana torna a ribadire che la vera necessità del territorio non è tanto la rotonda, quanto il secondo ponte sull’Arno. "La sua mancata realizzazione comporta disagi enormi quotidiani ai cittadini e alle imprese del territorio. Al di là dei tempi di percorrenza, il traffico caotico a causa dell’unico ponte condiziona anche l’inquinamento e ha ricadute sul tessuto economico: quale imprenditore investirebbe in un territorio privo di infrastrutture strategiche?".