Elettra Gullè
Cronaca

Ritorno in classe per un giorno I prof dicono no

La proposta del sindaco divide i genitori Favorevoli gli studenti: "Adulti, dateci fiducia"

FIRENZE

Pollice verso al rientro in classe per l’ultimo giorno di scuola da parte di presidi e prof. "Troppi rischi", il commento unanime. E invece ai ragazzi piacerebbe, e molto: "Sarebbe un sogno potersi rivedere per un saluto finale. Certo, tutti con mascherina. Perchè c’è il timore che faremmo solo confusione? Il mondo degli adulti dovrebbe darci fiducia", ribattono gli studenti. Divisi i genitori. Tra mamme che "mai e poi mai" manderebbero i loro figli a "rischiare inutilmente" ed altre che invece vorrebbero che "facendo i turni ed utilizzando gli spazi aperti" i bambini potessero "finalmente rivedere dal vivo maestre e compagni".

La proposta del sindaco Dario Nardella ("Riapriamo le scuole almeno per l’ultima campanella. Sarebbe un gesto simbolico per i ragazzi e un messaggio importante per il Paese") ha mandato su tutte le furie docenti e dirigenti. "Sarebbe un lavoro disumano per gli istituti – dice la preside dell’alberghiero Buontalenti, Maria Francesca Cellai –. Dovrei far nuovamente sanificare gli ambienti. Ma io ho il contingente ridotto dei custodi. E poi come spiegare preventivamente ai ragazzi il modo in cui adesso va vissuta la scuola? In questi mesi la didattica a distanza ha funzionato molto bene".

Ludovico Arte, a capo dell’Itt Marco Polo, trova quella di Nardella "un’idea comprensibile in linea teorica", ma di fatto "non applicabile". "Sarebbe impossibile garantire le distanze. Se poi andasse a finire a gavettoni in giardino, sarebbe solo un inutile caos", scuote la testa. "Improponibile" anche per Donatella Frilli, dirigente dello scientifico Da Vinci. "L’apertura un solo giorno comporterebbe un’organizzazione talmente capillare e impegnativa che non possiamo permetterci. Adesso tutti i nostri sforzi sono concentrati sulla maturità".

Gli studenti invece non nascondono che vorrebbero tanto celebrare il rito dell’ultimo giorno di scuola. "Sono in quinta–- dice Francesco Galanti del classico Galileo, – e credo che una giornata per salutarsi sarebbe bellissima. Ce la ricorderemmo per sempre! Certo, per prima cosa viene la salute e quindi nel caso dovrebbero esserci regole chiare. Non possiamo permetterci errori altrimenti rischiamo di non fare la maturità in presenza". Anche per Alice Lobreglio, terza secondaria di primo grado, "con le dovute precauzioni l’ultimo vero giorno di scuola sarebbe utile ed emozionante".

Tra i genitori le posizioni sono molto discordanti. "Sarebbe pericolosissimo riaprire gli istituti per un solo giorno. Una cosa senza senso", non usa mezzi termini Anna Castellano.

La pensa diversamente un papà, Yuri Domenici: "Dispiace la mancanza di coraggio nello sperimentare una scuola in presenza – argomenta – . È ripartito tutto, ma i bambini devono aspettare ancora chissà quanto. Mi sarebbe piaciuto che le ultime settimane di questo terribile anno scolastico fossero servite a ripartire facendo dei turni. Sarebbe stato un buon test in vista di settembre. L’ultimo giorno? Sarebbe un simbolo, un bel momento per i nostri bambini, i grandi dimenticati di questa pandemia".