
Riscopre l’antica ricetta della nonna. Premiato il liquore ’home made’
di Maurizio Costanzo
Una ricetta che sarebbe morta con sua nonna Leonetta, se solo suo nipote, Andrea Fiesoli, non l’avesse riportata in vita. Questo liquore, precisa Andrea, "non è un distillato ma un infuso" e racconta la tradizione del Mugello. A Lione, capitale della gastronomia francese, al ’Concours International de Lyon’, nella categoria ’liquori e distillati’, questo prodotto tutto made in Mugello ha ricevuto di 83/100 conquistando la medaglia d’argento. Ma, come sottolinea Fiesoli: "Considerando che il mio è un prodotto molto recente, nato a giugno dell’anno scorso, per me è un argento che vale oro". Tutto ebbe inizio in una frazione di Vicchio del Mugello, Le Caselle, dove abitava nonna Leonetta. "A tavola, dopo il caffè, era un rito portare alla fine dei pasti il digestivo – racconta –, un liquore rigorosamente fatto in casa. Quando raggiunsi l’età per poterlo provare, iniziai a chiedere alla nonna la ricetta, ma invano. Lei ne era gelosissima. Mi diceva: ’Fin quando son viva io, berrai il mio’". Poi, cos’è successo? "Quando, in una casa di riposo, sentì che non sarebbe più tornata a casa – continua –, trascrisse la ricetta a mano su un foglio e mi disse: ’Andreino, ora è tua’. A quel punto, decifrando la sua calligrafia in corsivo di altri tempi, resa incerta e tremolante dall’età, io e mia madre abbiamo scoperto i 26 ingredienti segreti: alcune spezie esotiche, ma soprattutto le erbe aromatiche fresche dell’area del Mugello, alcune delle quali anche rare". La base è stata riprodotta fedelmente, il distillato è stato chiamato con il nome di mia nonna, ma "la sua versione fatta in casa aveva una gradazione molto più alta". Fiesoli ha preferito "abbassarla per esaltare e rendere prevalente la parte aromatica - spiega –, per renderlo gradevole a un ventaglio di pubblico più ampio, perché più persone possibili possano portarlo in tavola dopo un pranzo all’insegna della convivialità".
Poi è arrivato il successo del prodotto. "Il primo lotto del 2024 sarà già di 1200. Bottiglie che produciamo in una distilleria dell’Impruneta, si trovano nei bar e ristoranti locali del Mugello", conclude.