
Richard Gere a Firenze (New Press Photo)
Firenze, 16 ottobre 2019 - Richard Gere: finalmente un uomo buono e bono ambasciatore di pace e benemerito risvegliatore dell’ormone del sesso. Che a New York di certo, appena tornerà indosserà la maglia viola della Fiorentina, avuta in regalo da Firenze assieme alle Chiavi della Città e che non vedrà l’ora di tornare almeno una volta al mese per andare al Maggio col suo utile abbonamento-omaggio per due (volo non compreso). Sì, nella sua giornata fiorentina nella quale ha ricevuto dal sindaco le chiavi della città, Richard Gere ha davvero stregato Firenze a giudicare dalla semplice cronaca spicciola dell’evento.
Very hot il presidente del consiglio comunale Luca Milani che si lancia sull’attore e lo stordisce con un bacio: «L’ho fatto a nome di tutte le donne». Di chi? Dalla galleria più famosa del mondo con Eike Schmidt e la foto uffizial-hollywoodiana a cui ci ha abituato, al Salone dei Cinquecento: Richard è stato nominato re del sesso virtuale per quelle che dicevano alla vicina di sedia, gliela do io le chiavi, ma di casa mia. Con Nardella che: «Non diamo le chiavi della città perchè è Gere famoso attore (pubblico del Salone: nooooo?!), ma per le sue doti umanitarie».
Dicesi doti umanitarie far del bene al genere femminile – spesso anche maschile – del pianeta terra. E su quelle, per Richard, non ci piove. Fatemelo camminare, dicevano, qui davanti: largo, spostatevi. Quel modo di mettere i passi, col sedere sodo e atletico da american gigolò, che ha dato un senso alla storia del cinema . Chi è il patetico che ha detto che l’età tutto s’ammoscia? Prenderlo ad esempio come lume: a 70 anni Richard ha un figlio di 19 anni, un altro di 5 mesi, figo forever. Sono di lunedì le sue parole assennate e giuste: in Palazzo Vecchio si è dimostrato statista di alta levatura. Nonostante una che gli faceva domande in italiano che lui glissava rispondendo in inglese quel che gli pareva. Un gentiluomo senza ufficiale, con un esercito di crocerossine tutte per lui. In prima fila anche settantenni pronte a lanciare le mutandine. E un coro da teatro greco: se lui ti guarda così, è subito Pretty Woman. Poi sì che va anche ad aiutare i disperati del Mediterraneo e lo fa col cuore perchè è assolutamente così. La vita ha bisogno di premi e di bagni di folla adorante e de core: in quale mondo meraviglioso Richard ha bisogno di farsi pubblicità? Viva le donne, gli uomini che vorrebbero essere lui. E viva lui.