Ragazzi pestati davanti al liceo, scritta apparsa dopo le botte

Ragazza cambia scuola. Parla la preside dell’istituto superiore di via della Colonna

Scritta apparsa dopo le botte

Scritta apparsa dopo le botte

Firenze, 7 aprile 2023 – "Quella che dirigo è una scuola come le altre, in cui c’è stato un episodio uguale a tanti altri che accadono ovunque, sono sempre accaduti e sempre accadranno. La ragazza ha ritenuto di ritirarsi dalla scuola, ne sono anche molto dispiaciuta, perché si è sentita intimorita, sotto pressione". Rita Gaeta, la preside del Michelangelo davanti al cui portone, il 18 febbraio, due studenti del Collettivo erano stati pestati da sei ragazzi di Azione Studentesca, spiega così le ragioni che hanno indotto la sorella di uno dei giovani di destra ora indagati a lasciare il liceo classico di via della Colonna come anticipato dal nostro giornale.

La ragazzina, pressata da insulti, definita ‘fascista’, ha deciso di cambiare scuola. "Sono stata avvisata da una professoressa che c’era questa situazione nella classe della studentessa, di conseguenza ho convocato la famiglia. - racconta la dirigente scolastica - Abbiamo parlato, anche in presenza della ragazza, la decisione di trasferirla è stata loro. Personalmente ho cercato di dissuaderli, senza successo.

"La studentessa – prosegue la preside – si è sentita pressata psicologicamente e ha deciso di andar via, come aveva già fatto suo fratello nel liceo di fronte a noi, perché evidentemente per lui quella scuola non era più sostenibile. Ho fatto quanto era mio dovere fare, perché lei rivedesse la sua decisione, perché restasse. E’ stata travolta da quanto accaduto, lei e l’intera famiglia. Immaginiamo come ci si possa sentire con un figlio indagato, con le indagini, la Procura, la Questura. E la ragazza ha avuto un contraccolpo. Tutto questo clamore poi non ha fatto bene a nessuno, tantomeno agli studenti".

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