"Quarta ondata devastante per le famiglie"

Allarme degli psicologi toscani: "Traballa l’equilibrio psicologico di molti. E non c’è economia che funzioni se le persone non stanno bene"

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"Un’emergenza nell’emergenza". Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, definisce così l’impatto psicologico della nuova ondata pandemica sulla popolazione.

Questa quarta ondata che effetti potrà avere sul benessere psicofisico dei cittadini?

"Devastanti. I casi positivi, praticamente in ogni famiglia, hanno esasperato l’assetto psicologico delle persone, già abbastanza compromesso. Da due anni siamo obbligati al distanziamento sociale per la sicurezza sanitaria personale e collettiva, questo è un paracadute fondamentale che dobbiamo continuare a mantenere, ma allo stesso tempo ha disattivato pesantemente la vita di relazione causando spesso isolamento e solitudine, fattori che predispongono alla depressione. La quarta ondata ha creato un’ulteriore frattura relazionale colpendo non solo i nostri corpi, ma anche la nostra psiche, in un momento in cui le persone si riuniscono in famiglia. Distanziati e con le mascherine, il virus ha separato genitori, isolato anziani, diviso coppie, violato le famiglie, svuotato i posti di lavoro".

Quali sono le conseguenze?

"Frustrazione, delusione, forti preoccupazioni per sé e gli altri, mancanza di fiducia nel futuro sono i sentimenti più comuni, che rischiano di compromettere l’equilibrio psicologico di molti: c’è chi ce la fa a reggere e chi invece ha problemi con il tono dell’umore, si deprime, si lascia prendere dall’ansia e dallo sconforto, soffre di insonnia. Fiducia e speranza sono fondamentali per potenziare il benessere della mente e di conseguenza la tenuta del corpo, perderle può condurre a problematiche psicologiche anche gravi. L’aumento di sfiducia può avere una ricaduta anche sulla vaccinazione, che invece è un’arma determinante contro il virus".

Che consigli dare per affrontare questa situazione?

"Ormai conosciamo bene i comportamenti per salvaguardare la salute fisica. Ma dobbiamo stare attenti anche a quella psicologica: se si percepisce un abbassamento del tono dell’umore, un accenno di depressione, sintomi d’ansia, senso di solitudine protratto nel tempo, è bene rivolgersi al proprio medico e ad uno psicologo. La ’psicopandemia’ ha esasperato il malessere della popolazione, dunque rivolgo un appello alle istituzioni: cosa deve accadere ancora perché la salute psicologica dei cittadini entri nelle agende politiche del governo regionale?".

Proposte?

"Come Ordine degli psicologi abbiamo sollecitato la Regione a intervenire per intercettare i bisogni e dare risposta ai disagi diffusi in ogni fascia di popolazione, soprattutto bambini e adolescenti, introducendo lo psicologo di base a fianco dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La presa in carico dei disagi deve fondarsi su un approccio multiprofessionale e la salute psicologica deve essere garantita e accessibile a tutti. Gli psicologi nelle Asl sono pochi e non possono prendere in carico tutte le richieste: solo il 5% circa dei 7400 psicologi toscani lavora nelle Asl. Le richieste crescono esponenzialmente (l’anno scorso + 30%, dato rilevato a dicembre 2020 ma in forte aumento nel 2021) e le liste di attesa si allungano. E’ impensabile chiedere a chi soffre di attacchi di ansia di aspettare mesi per un colloquio e sovraccaricare di lavoro i dirigenti psicologi delle Asl, che sono a rischio burnout".

Cosa fare?

"Ci vuole un cambio di passo. Dobbiamo salvaguardare il benessere della popolazione: non c’è economia che funzioni se le persone non stanno bene".

R. C.

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