
Il presidente Nico Gronchi
di Rossella Conte
FIRENZE
Cambio ai vertici di Confesercenti nazionale: dopo otto anni Patrizia De Luise lascia la guida dell’associazione che rappresenta circa trecentomila piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi. Le subentra Nico Gronchi, imprenditore toscano nel settore moda e calzature, già presidente regionale di Confesercenti Toscana e vicepresidente vicario dal 2021.
Gronchi guiderà l’associazione fino alla prossima assemblea elettiva del 2026.
In questa intervista traccia un primo bilancio dell’economia regionale e anticipa le priorità del suo mandato.
Presidente Gronchi, qual è lo stato di salute dell’economia toscana oggi?
"L’economia toscana si regge su due pilastri: turismo e terziario. Il turismo continua a macinare numeri importanti, anche se non abbiamo ancora raggiunto i livelli record del pre-pandemia. Di segno opposto la situazione del commercio e dei servizi, dove registriamo ancora molte difficoltà. Le imprese giovani, in particolare, faticano a sopravvivere: è lì che dobbiamo concentrare i nostri sforzi".
Come stanno le piccole e medie imprese? Quali sono le criticità che emergono dai vostri associati?
"Le difficoltà maggiori riguardano i costi fissi e l’accesso al credito. Le Pmi sono schiacciate tra caro affitti, bollette e pressione fiscale. Dove c’è turismo il commercio regge meglio, ma nelle aree meno attrattive la desertificazione commerciale è un problema serio. È urgente agire per evitare che interi quartieri restino senza servizi di prossimità".
L’inflazione e il caro vita stanno penalizzando i consumi. Che cosa vi stanno dicendo i primi dati dei saldi estivi? Come possono essere interpretati da voi addetti ai lavori?
"L’avvio è positivo in termini di presenze, ma la spesa pro capite è più bassa: stimiamo un -10% rispetto all’anno scorso. Le famiglie stanno attuando strategie di contenimento della spesa. I negozi di vicinato sono penalizzati due volte: prima dai costi, poi dalla riduzione dei consumi".
Il turismo rimane comunque un traino. Come sta andando la stagione 2025?
"Stiamo ricevendo segnali incoraggianti: la risposta dei mercati internazionali è molto buona, le prenotazioni tengono e anche il turismo di prossimità è vivace".