ELETTRA GULLÈ
Cronaca

Prof e studenti in piazza "Noi stiamo con la preside"

Slogan, striscioni e ’Bella ciao’. "La lettera di Savino andrebbe affissa ovunque". Dal Miche al Da Vinci al Salvemini: la mobilitazione del mondo della scuola. .

Prof e studenti in piazza "Noi stiamo con la preside"

di Elettra Gullè

"Siamo tutti antifascisti". Lo slogan risuona di bocca in bocca durante il maxi-corteo che ieri pomeriggio ha colorato il centro di Firenze. In piazza Cgil, Cisl e Uil, organizzatori della manifestazione dai numeri record, presidi, insegnanti, studenti. Il mondo della scuola, no, non è rimasto indifferente. Non poteva. In corteo c’è anche la dirigente dello scientifico Da Vinci, Annalisa Savino. È una delle grandi protagoniste. La sua lettera diffusa dopo il pestaggio al Michelangiolo è diventata subito virale. E quando il ministro Valditara l’ha "tele-minacciata", come ha detto un docente dal palco, ecco che l’onda lunga della protesta ha iniziato a crescere fino a concretizzarsi nelle decine di migliaia che ieri si sono dati appuntamento a Firenze. "La lettera della nostra preside è bellissima. Andrebbe stampata a caratteri cubitali e affissa ad ogni angolo", dicono i suoi ragazzi.

"La nostra preside - scandisce Duccio Ziliotto, rappresentante del Da Vinci - ha scelto di non restare ferma di fronte all’indifferenza. Chi dice che la lettera è uno strumento di propaganda, si scorda del fatto che l’antifascismo dovrebbe essere un valore, che a volte viene calpestato, come nel caso della lettera bruciata". "E’ giusto essere antifascisti, sempre - dice Andrea che frequenta l’ultimo anno al Michelangiolo -. La violenza va sempre e comunque condannata. Togliere la parola non è democratico". Kleoniki, ex studentessa dello stesso liceo classico, ammette che "non è stato facile guardare quel video". E aggiunge: "Dobbiamo interrogarci tutti su come viene gestita la partecipazione alla vita pubblica degli studenti".

Davanti al liceo di via della Colonna qualcuno accende dei fumogeni. E poi i cori: ‘Bella ciao’, soprattutto. Ci sono famiglie con bambini, anche molto piccoli. Conquistano la simpatia di tutti, i bimbi che, davanti al Miche, saltano con in mano lo striscione: "A scuola nessuno è straniero". "Bella quest’altissima partecipazione al corteo. Una risposta forte era doverosa", riflette Alice, che studia all’Università. "Non ho il merito di studiare. Ho il diritto", si legge in uno dei tantissimi cartelli. Oltre al Michelangelo e al Da Vinci, sfilano il Salvemini-Duca D’Aosta, il comprensivo Verdi e Gandhi. Maria Rosaria Tangocci, della Rsu del classico Galileo, interviene dal palco: "Vogliamo una scuola libera. Educazione è tirare fuori dai ragazzi i loro talenti". Uno studente urla da Santa Croce, gremita come non mai: "Chiudere Casaggì e CasaPound". E Priorità alla scuola, il gruppo che ha promosso la raccolta firme a favore di Savino, non ha dubbi: "I ministri Valditara e Piantedosi devono dimettersi. Subito".