REDAZIONE FIRENZE

"Prezzi esosi. No, realistici": i social s’incendiano

"Ti auguro di fallire, quei soldi li userai per curarti". "Ladri". "E’ giusta la multa, io ho preso un gelato ultimamente e l’ho pagato 9 euro. Follia". Il popolo dei social si divide tra i ‘leoni da tastiera’ che non perdonano e chi, invece, si mette nei panni di un uomo che è sì un imprenditore "ma soprattutto un padre di famiglia".

"Uno stipendio tolto a una persona che deve mandare avanti la baracca – si legge sui social – vergogna". Su Facebook c’è chi si schiera a difesa del titolare di Ditta Artigianale Francesco Sanapo con argomentazioni precise: "La qualità si paga". "E se il locale è bello ed elegante anche". "Il servizio – scrivono ancora – ha un costo. E’ diverso bere il caffè in una bettola o in un posto chiccoso, sede anche di una scuola".

Nemmeno i messaggi battuti da qualche collega che cerca di giustificare i 2 euro del decaffeinato ("La luce, il gas, la materia prima sono aumentati. E i canoni di locazione? Come li paghiamo?", digita qualcuno) servono a placare l’ira dei più indignati.

L’argomento evidentemente appassiona i tanti frequentatori dei social network. "Vergogna, mia figlia in gita a Firenze ha pagato un tè freddo 13 euro. Capisco che era in centro, ma stiamo parlando di un tè". Tra le frecciatine di chi punta il dito contro "i due euro per un caffè che sono oggettivamente troppi" e di chi parla "di un vero e proprio furto" c’è chi sposta l’accento sulla legge. "I prezzi vanno esposti, se ha sbagliato paghi". "La sanzione non è stata fatta per il prezzo ritenuto troppo alto ma perché non adeguatamente comunicato. Bisogna imparare a rispettare le regole".

Non mancano infine le polemiche nei confronti della polizia municipale che ha fatto la multa all’imprenditore: "Multano un lavoratore e non vedono gli spacciatori". E c’è chi ironizza: "Chi era il cliente indispettito? Il Papa? Ha chiamato i vigili e sono arrivati per davvero".