Firenze, 17 ottobre 2018 - E' stato presentato questa mattina il robot che individua le mine antiuomo. E' stato messo a punto dal gruppo di ricerca dell'Università di Firenze coordinato da Lorenzo Capineri. Il robot è dotato di radar olografici e sensori per il rilievo del terreno, e può rintracciare gli ordigni senza mettere a rischio gli operatori.
E' stato presentato alla Scuola di Ingegneria a Firenze, in occasione dell'"Advanced Research Workshop on Explosive Detection" organizzato nell'ambito del programma "Science for Peace and Security" della Nato. Nel 2015 il team dell'Ateneo fiorentino è stato scelto dall'organizzazione internazionale come partner del programma - che promuove il dialogo e la cooperazione internazionale sulla base della ricerca scientifica, dell`innovazione tecnologica e dello scambio di conoscenze - per sviluppare nuove tecnologie elettroniche utili a rendere più efficiente e sicura la rilevazione di ordigni esplosivi durante le azioni di sminamento umanitario. I radar olografici ideati dai ricercatori Unifi, infatti, sono in grado di ottenere immagini ad alta risoluzione di oggetti sotterrati, rilevandone in modo veloce e accurato dimensioni e forma. Essendo montati sul robot, eliminano i rischi legati all'incolumità degli operatori addetti allo sminamento e riescono a lavorare in condizioni ambientali complesse e con maggiore produttività. Il convegno internazionale, che proseguirà anche giovedì 18 ottobre, è l'occasione per presentare i più recenti sviluppi della ricerca nel campo della rivelazione di ordigni sepolti.
Alla giornata inaugurale hanno preso parte Luigi Dei, rettore dell'Università di Firenze, e Robert Weaver, responsabile della Emerging Security Challenges Division della Nato.
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