
Un momento della conferenza stampa alla Palazzina Reale
Firenze, 13 giugno 2024 - Un premio all’Architettura contemporanea ma con una particolare attenzione alla sua funzione sociale, a cui tutta la società partecipa e nella quale si rappresenta progettando le proprie città e il proprio territorio, cercando di promuovere una qualità di vita migliore anche nei singoli aspetti del quotidiano. I sei progetti vincitori della quarta edizione del Premio Architettura Toscana (PAT) si sono mostrati pienamente calati nella richiesta di capacità dell'interpretazione del contesto, della funzionalità sociale delle opere realizzate, della qualità costruttiva e della responsabilità ambientale, parametri cardine della valutazione. Delle 119 opere giunte al vaglio della Giuria, si aggiudicano il premio relativo alle cinque categorie previste - opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione – La Casa dell’Architetto (Collodi, Pistoia), Biblioteca Scuola Normale Superiore (Pisa), Cantina di Guado al Tasso (Castagneto Carducci, Livorno), Factory (Firenze), GO - Giunti Odeon (Firenze) e Borgo di Torri (Sovicille, Siena).
I progetti premiati per questa edizione sono sei perché la giuria ha assegnato un ex-aequo nella categoria opera di restauro o recupero. verrà inaugurata anche la mostra dei progetti vincitori, menzionati e selezionati, che rimarrà allestita fino al 21 giugno. L’allestimento della mostra in questa quarta edizione è stato oggetto di un concorso che ha visto vincitore il progetto con titolo “La charrette” degli arch. Francesca Sorli, Mario Del Gaudio e Giulia Zucca, che richiama - come sottolineato nelle motivazioni delle giuria - “con freschezza e giocosità, il mondo delle costruzioni”.
Come per le edizioni passate, anche questa quarta edizione ha premiato la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio, oggi più di ieri al centro del dibattito in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente. La giuria per questa edizione 2024 è stata composta dagli architetti Michele De Lucchi, Michel Carlana, Francesco Isidori, Claudia Mainardi e la professoressa Emanuela Saporito, quest’ultima eletta presidente. Carlana è nel 2010 tra i fondatori dello studio “Carlana Mezzalira Pentimalli” ed è professore all’Università Iuav di Venezia e presso l’Università degli Studi di Genova; De Lucchi, designer, professore al Politecnico di Milano, nel 2018 direttore della rivista Domus, è Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; Isidori, Visiting professor all’Università “La Sapienza” di Roma, ha fondato nel 2002 lo studio Labics; Mainardi, assieme al collettivo Fosbury Architecture, ha curato il Padiglione Italiano alla 18esima Biennale dell’Architettura a Venezia; Saporito, già ricercatrice presso il Politecnico di Torino, è consulente presso Labsus dove supporta pubbliche amministrazioni, istituzioni pubbliche, soggetti del terzo settore e cittadini attivi sui temi dell’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo ha spiegato che "come ogni anno il Premio Architettura è l'occasione per una riflessione sul presente e sul futuro di questo settore", secondo il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani "i risultati della quarta edizione del Pat hanno pienamente confermato le premesse e le aspettative iniziali". "Con la quarta edizione si apre idealmente un nuovo ciclo che introduce, rispetto alle precedenti, una piccola ma importante e significativa novità: un concorso di progettazione, dedicato a giovani progettisti, per l'allestimento della mostra itinerante", ha affermato Tommaso Barni, presidente del Comitato Organizzatore. Secondo Caterina Bini, presidente Fondazione Architetti Firenze, i progetti inviati mostrano "una rinnovata attenzione all'architettura nel creare socialità e con l'obiettivo comune di promuovere una qualità della vita migliore, senza trascurare la sostenibilità". Luighennet Teklè, coordinatrice della Federazione Architetti Ppc toscani, ha parlato di "progetti di alto livello", per il vice presidente di Ance Toscana e membro del comitato organizzatore Vincenzo Di Nardo "l'architettura" deve "essere orientata a una logica di progettazione nuova".