Lastra a Signa, il design del nuovo ponte scatena i social: diluvio di sfottò

E interviene anche l'Ordine degli Architetti sulla questione

Uno dei fotomontaggi del ponte che unirà Signa a Lastra a Signa

Uno dei fotomontaggi del ponte che unirà Signa a Lastra a Signa

Lastra a Signa (Fi), 7 marzo 2019 - «Questa è la scelta definitiva per il nuovo ponte sul fiume Arno? Visto il periodo di Carnevale, abbiamo inizialmente sperato che si trattasse di uno scherzo». Non usa mezzi termini l’Ordine degli architetti di Firenze per bocciare il progetto dell’infrastruttura destinata a collegare Signa e Lastra a Signa, ovvero i due tratti della Bretellina.

Un comunicato istituzionale, quello dell’Ordine, che arriva dopo giorni di ironia dei cittadini sui social network. Da quando il «Ponte del Giglio» è stato presentato in Regione, nei vari gruppi territoriali presenti su Facebook, si sono infatti sprecati sfottò e doppi sensi. Perché se c’è chi paragona il pilone centrale del ponte a una spada o a una rampa di lancio per missili, i più ribattono proprio sulla forma fallica di quello che, nell’ottica dei progettisti, doveva essere il giglio. E c’è chi è arrivato a creare – con intuibilissimo sottinteso – il fotomontaggio di Rocco Siffredi con lo sfondo del ponte e la scritta «Hard Bridge».

Ieri, quindi, il comunicato dell’Ordine, che ovviamente mantiene un profilo istituzionale e non accenna ai possibili doppi sensi, ma consiglia comunque agli amministratori un ravvedimento.

«Difficile tacere su questa vicenda – spiegano gli architetti – che mostra un errore di metodo nella gestione delle infrastrutture, che si traduce in una proposta incongrua. È l’ennesima occasione persa per mettere a confronto, attraverso un concorso pubblico, le migliori proposte. L’Ordine è preposto a sorvegliare la qualità delle opere architettoniche e, pur volendo mantenere un profilo di imparzialità, ritiene doveroso intervenire chiedendo all’amministrazione un ripensamento».

E, considerando che siamo nella città di Amici Miei e dell’eterno sfottò, probabilmente è un saggio consiglio.

 

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