di Manuela Plastina
Nuovo record per il Santa Maria Annunziata: è l’unico ospedale in Toscana e uno dei pochi in Italia dove un’angioplastica coronarica viene realizzata in regime di day hospital, dunque il paziente entra la mattina in ospedale e la sera torna a dormire nella sua casa. È possibile attraverso una procedura mininvasiva sulla malattia coronarica sia acuta che cronica, sia nei pazienti con sindromi come l’infarto sia in pazienti più stabili con episodi di angina da sforzo. Grazie all’evoluzione tecnologica abbinata all’esperienza di uno dei centri con il più alto numero di procedure di angioplastica coronarica in Toscana, è possibile avere un’invasività ridotta al minimo. "La casistica importante ci ha indotto a usare il regime di day-hospital per le procedure di angioplastica coronarica - la dottoressa Tania Chechi , direttrice della cardiologia interventistica dell’ospedale di Ponte a Niccheri che è a anche polo per la cardiologia interventistica e per il percorso di angioplastica primaria nell’infarto miocardico acuto di tutta la Asl Toscana Centro -. Questo approccio ci è stato di grande aiuto nel periodo più acuto della pandemia: ci ha permesso di continuare a trattare i pazienti elettivi e ridurre gli interventi rispetto ad altre strutture nonché di operare in regime di day hospital senza andare a intaccare i letti che servivano per i malati di Covid".
L’intervento in giornata, garantisce la dottoressa Chechi, è sicuro nonché molto apprezzato da pazienti e famiglie. Nelle sale di emodinamica, viene eseguito nel 90% dei casi attraverso le arterie radiali, trattamento che permette immediata al paziente di rimettersi in piedi con tempi di recupero molto brevi, tanto appunto da poter rientrare a casa in serata, con maggiore benessere per lui e anche vantaggi per l’organizzazione ospedaliera.