Piombino, la sfida è aprire nel 2027: "Tempi certi per il via ai cantieri"

Incontro fra Giani e i vertici di Metinvest-Danieli sulla nuova fabbrica: "Fase storica nuova per tutta la regione"

Nuova acciaieria, ora la sfida è contro il tempo: i vertici Metinvest-Danieli l’hanno detto a chiare lettere nell’incontro pubblico a Piombino e lo hanno ripetuto ieri al presidente della Regione Eugenio Giani. Massima attenzione all’ambiente e al rispetto del territorio, disponibilità ad assumere parte degli esuberi dei vecchi impianti, ma tempi certi nella definizione dei permessi e del via libera ai lavori. E Giani ha assicurato l’impegno della Regione con la stessa velocità che ha permesso di realizzare a Piombino il rigassificatore, anche se in questo caso non sono previste procedure d’urgenza.

La nuova acciaieria potrebbe iniziare a lavorare dal 2027, ma serve grande impegno per svolgere tutte le procedure autorizzative senza perdere tempo. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri mattina tra il presidente della Regione Eugenio Giani e i vertici aziendali di Metinvest Danieli. "Ho visto davvero una volontà imprenditoriale, ma anche di grande attenzione al territorio – spiega Giani – che consente a Metinvest e Danieli di poter essere soggetto trainante nella produzione siderurgica, e conseguentemente aprire una fase storica nuova per Piombino e per la Toscana. Abbiamo approfondito aspetti di competenza regionale – informa Giani – tutto il sistema delle autorizzazioni anche da un punto di vista ambientale, il sistema dei collegamenti, il sistema del rapporto nelle aree che sono demaniali ma che richiedono interventi che possono essere fatti insieme alla Regione".

Nello scenario di coabitazione Jindal-Metinvest "Jsw si occuperebbe delle rotaie – continua Giani – che sono già una delle eccellenze, mentre la produzione siderurgica più vasta e più generale la potrebbero svolgere appunto Danieli e Metinvest. Vi è stata fra di loro anche un’interlocuzione, impegnando l’una l’area già sede dei laminatoi e della produzione di rotaie, l’altra quella più a sud, anche più distante dalla città, utilizzando anche degli strumenti che sono nati nell’ambito del rigassificatore, ovvero la strada che è costata 70 milioni: può avere uno sbocco sulla statale 398".

E i tecnici Metinvest Danieli sono stati anche soddisfatti per l’esito del primo incontro pubblico di presentazione del progetto: una grande partecipazione e molte domande. Le risposte sono state chiare sulla parte ambientale con limiti al prelievo di risorse idriche (sarà riutilizzata l’acqua dell’acquedotto industriale). Ora la sfida è realizzare nei tempi previsti un accordo di programma (120 giorni) e la Via (180 giorni) per arrivare entro fine 2024 con le autorizzazioni per aprire i cantieri.

Ieri i vertici di Metinvest-Danieli hanno anche incontrato i segretari provinciali livornesi dei sindacati Fim, Fiom e Uilm: "Incontro utile e conoscitivo – hanno detto i sindacalisti –. Resta da chiarire definitivamente la discussione in merito alla ripartizione e gestione delle aree demaniali su cui è prevista la realizzazione dei loro impianti".

Maila Papi