Piano operativo, l’Ordine Architetti di Firenze: “Accogliamo con favore l'approvazione"

Il via libera oggi in Consiglio comunale

Un momento della seduta del Consiglio comunale

Un momento della seduta del Consiglio comunale

Firenze, 27 marzo 2024 - L’Ordine degli Architetti di Firenze “accoglie con favore la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo Piano strutturale e Piano operativo, strumenti urbanistici che oltre a ridisegnare il futuro del territorio comunale fiorentino, sanciranno la nuova disciplina tecnica fondamentale per l’esercizio della professione".

“Con l'approvazione in Consiglio comunale del Piano operativo e della variante al Piano strutturale – si legge nella nota – si compie un ulteriore passo per il superamento del Regolamento urbanistico e verso il nuovo strumento di pianificazione urbana valevole per i prossimi anni. Non è l'atto definitivo, perché il tortuoso percorso di approvazione prevede dopo il passaggio in Consiglio comunale la conformazione al Piano paesaggistico regionale e la cosiddetta 'bollinatura' del Ministero della Cultura, quindi serviranno ancora alcuni mesi di iter prima dell'effettiva entrata in vigore. Auspichiamo ora nel rapido espletamento delle ultime fasi del processo, previste dalla Legge regionale in modo da sbloccare tutti gli interventi consentiti dal P.O. ma non attuabili in regime di 'Salvaguardia'”.

“La Consulta Interprofessionale di cui l'Ordine Architetti fa parte – si aggiunge da Oaf - ha seguito con attenzione l’intero processo della nuova pianificazione sia nella fase analitica, quando ha richiesto ed ottenuto una più pertinente classificazione del patrimonio edilizio esistente, sia nella fase delle osservazioni condividendo la richiesta di un notevole corpus di modifiche sia con la Direzione urbanistica che con la Terza commissione consiliare. Attendiamo di capire cosa il Consiglio comunale ha recepito e come sarà modificato il Piano operativo per poter esprimere una valutazione di merito. Lo strumento urbanistico in una società moderna, civile, democratica è il punto di equilibrio tra gli interessi in gioco, è lo strumento con cui si valutano compatibilità ed effetti. Sappiamo quante esigenze e sensibilità contrastanti animano la città, determinare un punto di sintesi è una sfida decisiva per il benessere della nostra comunità”.

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