
Perché gli alberi cadono "Tante piante vecchie e la città oggi è più calda Cure? Meglio sostituirli"
di Emanuele Baldi
"I problemi degli alberi a Firenze? Sono molteplici e dipendono da diversi fattori ma banalmente ne hanno uno generale: sono piuttosto vecchi". Prima di scendere nei distinguo centra subito il nocciolo della questione Fabio Salbitano, ricercatore e docente di ecologia urbana all’Università di Firenze: le piante della città hanno i capelli, pardon le foglie, che hanno iniziato a incanutirsi da un pezzo.
Professore, per questo quando si alza un po’ di vento qui ogni volta c’è da preoccuparsi?
"Diciamo che l’età delle piante è la ragione fondamentale, ma c’è anche da considerare il fatto che sono cambiate le condizioni fisiche a atmosferiche in cui gli alberi sono cresciuti. E siccome non hanno le gambe per spostarsi cercano di riadattarsi, ma non è facile...".
La manutenzione non basta?
"E’ un argomento complesso. Oggi non è più possibile ad esempio procedere con le grandi manutenzioni che si facevano una volta".
E perché?
"Penso alla riduzione delle chiome. Con gli anni si è scoperto che possono indebolire l’albero. Paradossalmente anche se il rischio che cada per un colpo di vento è minore, la pianta diventa meno sicura. Il pino, per esempio".
Come quello caduto sulle giostre alle Cascine che per miracolo non ha causato una strage...
"Potare un pino non dovrebbe essere una cosa da fare perché la pianta non risponde, non torna a rinfoltirsi come possono fare per esempio un tiglio o un bagolaro. Il pino soffre molto di più...".
Insomma possiamo fare ben poco a parte le verifiche periodiche sulla salute delle piante?
"Un crollo può dipendere da molte concause, non c’è mai la certezza totale che una pianta sia a posto. L’apparato radicale non sappiamo ancora valutarlo a fondo nonostante siano statui fatti alcuni passi avanti. E questo perché i finanziamenti per la ricerca delle patologie delle piante sono pochi".
Parlava del clima che è cambiato...
"Pensi che a Firenze negli ultimi 80-100 anni la temperatura media è salita di 1,7 gradi. Sono tanti. E in centro ancora di più. Senza contare che cambia anche il terreno, e questo influisce".
Senza far paura a nessuno, possiamo individuare delle zone della città dove gli albri sono più a rischio caduta?
"Beh, senz’altro negli ambiti fluviali per le modifiche degli assetti dei corsi d’acqua e per la maggior ventilazione rispetto alle strade più riparate. E poi penso al viale dei colli, al piazzale Michelangelo per gli stessi motivi: sono zone più esposte
E sui viali?
"Sui viali i vecchi alberi hanno ormai poche possibilità di ancoraggio radicale a causa della presenza di infrastrutture di ogni genere".
Insomma il rischio zero non esiste?
Firenze è ’precaria’ per gli alberi. In molti casi è meglio sostituirli piuttosto che tenerli lì e monitorarli".