
Pendolari delusi dal tavolo con Rfi: "Le soluzioni date? Solo palliativi"
"Solo palliativi che non risolvono i disservizi subiti ogni giorno dagli utenti del Valdarno". Comitato Pendolari e Movimento Consumatori sono delusi dall’incontro tra Regione, sindaci e vertici di Rfi e Trenitalia.
"Le soluzioni tecniche proposte – sottolinea il portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima Maurizio Da Re - riguardano, in modo discutibile, modifiche agli orari e ai tragitti dei treni dei pendolari, senza considerare anche variazioni ai treni AV e soprattutto la questione della precedenza ai regionali negli orari di punta, prevista da una norma nazionale. Sembra che l’Alta velocità sia intoccabile".
Rfi, al tavolo regionale, ha anche proposto dei piccoli cambiamenti per migliorare nel breve termine alcuni disagi. "Ma ci lasciano perplessi – continua Da Re -. Per il Foligno 4070, fra i più critici della mattina, viene proposto un assurdo slittamento di 15 minuti nell’arrivo a Santa Maria Novella, dopo una sosta del treno ad Arezzo: comporterebbe un problema per i pendolari nell’ingresso al lavoro, cancellerebbe la coincidenza da Campo di Marte per Rifredi-Prato, penalizzerebbe i cittadini della Valdichiana e di Arezzo".
Proposto anche un posticipo di 4 minuti da Firenze per il Foligno 4085 delle 18,14, fra i più usati del pomeriggio, "ufficializzando un ritardo che già oggi è nei fatti".
Per il treno Chiusi 4109 delle 17,14, viene data l’alternativa del precedente 4119 "sia per il percorso in direttissima che per la modifica dell’orario di partenza, con il rischio di sovrapposizioni (solo 6 minuti di distanza in partenza) e con la perdita di una traccia sulla direttissima regalata ai treni Av".
Perplessità anche per l’ipotesi potenziamento del sesto binario Rovezzano-Arezzo ("Non sono chiare la realizzabilità e utilità") e per i nuovi treni con velocità 200 km/h: "Trenitalia ha detto arriveranno nel 2026, con ben tre anni di ritardo rispetto al contratto di servizio".
Le proposte tecniche, annuncia il comitato pendolari, "saranno sottoposte a sondaggio tra gli utenti".
Dura la critica del Movimento consumatori Arezzo nei confronti della Regione: "Non ha capito che ha il potere-dovere di impedire che venga meno il diritto alla mobilità adottando soluzioni tempestive e di garantire quello al lavoro".