SANDRA NISTRI
Cronaca

Paura per il canale invaso dall’erba: "Se piove l’acqua entra nelle case"

Tappeto verde sull’alveo della Gora Acqualunga, il Consorzio rassicura: "Nessun rischio, ma interverremo"

Tappeto verde sull’alveo della Gora Acqualunga, il Consorzio rassicura: "Nessun rischio, ma interverremo"

Tappeto verde sull’alveo della Gora Acqualunga, il Consorzio rassicura: "Nessun rischio, ma interverremo"

Un lussureggiante tappeto d’erba verde ma l’immagine ha davvero poco di ameno. Il tappeto in questione, infatti, ricopre l’alveo della Gora Acqualunga nell’area di via Chini, a Padule, provocando non poche apprensioni in chi abita in zona visto anche quanto accaduto lo scorso 14 marzo, in piazza del Mercato, con la paurosa esondazione del Rimaggio: "In effetti – racconta Valerio Landini a nome di tanti altri residenti del quartiere – quando l’acqua sale abbiano diversi timori: c’è in particolare un’abitazione che rischia, continuamente, di avere l’acqua in casa. L’erba poi, oltre a coprire quasi completamente l’alveo, sta arrivando pericolosamente all’altezza del ponticino, con il rischio di ostruirlo, e non vorremmo che potessero esserci problemi per il deflusso dell’acqua. Solo in questo tratto di via Lino Chini ci sono 58 abitazioni con 58 garage che rischiano di essere allagati. Io stesso mi sono rivolto al Consorzio di Bonifica domandando se questo stato di cose sia normale ma per ora non sono stati effettuati interventi per rimuovere l’erba e la terra presente nel canale".

A ciò si aggiunge il fatto che, come accade anche in altri corsi d’acqua sul territorio sestese, l’alveo è diventato un ricettacolo dei più diversi rifiuti: dai sacchi di immondizia a, addirittura, un carrello della spesa, arrivato qui da chissà, che fa bella mostra di sé, si fa per dire, nell’acqua. E, vedendo le sue condizioni, la permanenza nel canale sembra essere anche datata. Oltre a questo, alcuni residenti lamentano il fatto di avere notato in più occasioni, in mezzo all’erba alta anche topi di grandi dimensioni e bisce. "A colpo d’occhio – prosegue Landini – ci sembra necessario un intervento perché l’acqua possa scorrere più facilmente in caso di acquazzoni anche forti. Ci sono stati invertenti di sfalcio sugli argini ma non nell’alveo e temiamo che l’attuale situazione possa essere a rischio. Per questo chiediamo una risposta in tempi brevi". Da parte del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, intanto, arriva una rassicurazione ai residenti in zona Padule perché la situazione non sarebbe critica dal punto di vista idraulico visto che l’attuale stato non avrebbe conseguenze sulla sezione utile al deflusso.

In ogni caso il Consorzio interverrà sulla Gora in quel tratto: l’ultimo lavoro di ‘espurgo’, secondo il termine tecnico, era stato fatto nel 2020 ma un altro sarà effettuato nella prossima stagione invernale, una volta terminati gli sfalci effettuati periodicamente, per riportare al massimo la sezione di alveo utile. Quanto ai rifiuti presenti di consueto vengono rimossi quando vengono eseguite le operazioni di sfalciatura, mentre in epoca non di sfalci la competenza della rimozione sarebbe in carico al Comune. Su richiesta, comunque, il Consorzio può intervenire.