Al via oggi la patente ’a punti’ per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, una misura nata con l’obiettivo di migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il provvedimento ha subito una netta spinta dopo la tragica vicenda del 16 febbraio scorso, quando cinque operai hanno perso la vita nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze. La nuova normativa, tuttavia, divide il mondo sindacale. "La patente a crediti è uno strumento prezioso e atteso da anni perché punta alla qualificazione del settore partendo dall’uomo e dal lavoro, e ha come obiettivo garantire sicurezza e legalità nei cantieri", commenta la segretaria generale della Filca Cisl Toscana, Simona Riccio. "Grazie anche al pressing della Filca e della Cisl sono stati migliorati molti aspetti e si è evitato che l’entrata in vigore del provvedimento slittasse di mesi. L’avvio del nuovo strumento andrà tarato ed accompagnato, introducendo correttivi e miglioramenti con l’apporto di tutto il sistema bilaterale e delle parti sociali dell’edilizia".
Non la pensa così la Uil Toscana. "Secondo noi questa è una misura insufficiente. Una vita umana non può valere 15 punti", è il commento del segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè. "Se un’azienda viola le norme sulla sicurezza va fermata, non deve più lavorare. Addirittura in caso di infortunio mortale in cantiere basterebbe un corso sulla sicurezza per poter tornare a lavorare. Non possiamo sviluppare un sistema identico a quello del codice della strada". "Come Uil – conclude – non avevamo chiesto questo al governo e non possiamo accettarlo, soprattutto dopo le recenti tragedie sul lavoro, come quella del cantiere di via Mariti a Firenze".
Per Mirko Lami, del dipartimento salute e sicurezza della Cgil Toscana, la patente "è un passo avanti nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma non è quello che avevamo chiesto, perché riguarda solo il settore edilizio, se pur allargato a chi entrerà nei cantieri, ma non riguarda tutte le attività e tutti e settori come richiediamo da tempo. La patente a punti deve essere uno strumento che vada a premiare quelle aziende che producono sicurezza, che coinvolgono i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ma non attraverso l’abbattimento degli indici degli infortuni che vanno tolti dai premi di risultato, perché ormai sappiamo bene che con questi strumenti gli infortuni si trasformano magicamente in malattia".
La patente sarà dotata di un punteggio iniziale di 30 crediti, che possono essere incrementati fino ad un massimo di 100 crediti attraverso investimenti o formazione in ambito di salute e sicurezza. Lavorare senza patente o con un punteggio inferiore a 15 crediti comporterà sanzioni amministrative pari al 10% del valore dei lavori affidati, con un minimo di 6mila euro, oltre all’esclusione dai lavori pubblici per sei mesi. I crediti potranno essere decurtati per violazioni legate alla sicurezza sul lavor0. In caso di infortuni gravi o mortali, l’Ispettorato del lavoro può sospendere la patente fino a 12 mesi.
Monica Pieraccini