
Passerella Cantiere in abbandono
di Daniela Giovannetti
Degrado e lamentele abitano in piazza Mazzini. Una convivenza che dura ormai da mesi, e che perdurando cresce. Lo stato di abbandono è visibile, trasparente, incontestabile. E le lamentele di chi frequenta quell’angolo di Compiobbi sono altrettanto evidenti e inoppugnabili. La situazione di abbandono che regna in piazza Mazzini va di pari passo con i ritardi che si sono accumulati nel cantiere dedicato all’attesa perenne costruzione della passerella ciclo-pedonale che collega la riva destra dell’Arno a Vallina.
Nonostante infatti il cantiere per la riorganizzazione degli spazi sia chiuso da tempo, l’area principale di Compiobbi continua a presentare le sue problematiche: le panchine non sono mai arrivate, il fontanello dell’acqua non funziona, il nuovo marciapiede ha un lampione proprio al centro del percorso, rendendolo inagibile. Eppoi, a preoccupare, c’è quella parte della piazza, che si affaccia sull’Arno, ostaggio delle recinzioni del cantiere per la passerella ciclo-pedonale, la cui costruzione è ferma da tempo, e non è dato sapere quando riprenderà.
"Gli operai sono spariti – denunciano da Compiobbi – portandosi via materiali e macchinari. E finora, sebbene con presenze e utilizzo a singhiozzo, è stato possibile solo posizionare i piloni delle fondazioni". Si tratta dei basamenti sui quali andranno posizionate le due spalle della passerella. Da cronoprogramma l’intervento avrebbe dovuto concludersi durante l’estate, ma del collaudo necessario per procedere con la costruzione nessuno ha più notizie. Un silenzio che stride con le rassicurazione arrivate all’unisono dai sindaci Francesco Casini e Anna Ravoni lo scorso aprile.
I primi cittadini dei due territori interessati avevano dato infatti per risolti i problemi registrate lo scorso inverno. Nel sopralluogo effettuato insieme ai responsabili di Città Metropolitana, che è l’ente capofila del progetto, la ditta costruttrice aveva fatto il punto sulle tempistiche, assicurando che dopo la fase di allestimento, i lavori veri e propri sarebbero partiti. A inizio maggio, avevano detto, aggingendo che sarebbero poi proseguiti spediti in estate. L’obiettivo dichiarato era infatti quello di recuperare i ritardi dei mesi precedenti, legati, si disse, alle abbondanti piogge. E in estate si sarebbe anche potuto approfittare della minore portata dell’Arno per lavorare nel letto del fiume.
Le cose però non sono andate così. Le difficoltà di approvvigionamento dei materiali sono proseguite, fino al blocco totale del cantiere. La mancanza di forniture potrebbe però nascondere un discorso economico: alla consegna dei lavori (giugno 2021) è stato stanziato un milione e 800mila euro (più 600mila per sistemare piazza Mazzini e fare la ciclabile di Bagno a Ripoli), ma adesso la cifra non sarebbe più sufficiente a causa del rincaro che i materiali edili hanno avuto. Nell’incertezza la ditta ha quindi bloccato i lavori.
"Quando mi hanno spostato con la mia edicola dall’altro lato della piazza, pensavo che i problemi fossero risolti e che la costruzione della passerella potesse finalmente procedere senza intoppi – osserva Gianni Lombardi – Invece... non siamo ancora a nulla". Preoccupa il decoro ma anche la sicurezza: in caso di vento le reti del cantiere cadono e l’altro giorno sono finite dritte sulla via Aretina, tra le auto in “corsa“.