REDAZIONE FIRENZE

Palazzo Vecchio blinda le librerie Vincolo come per cinema e teatri

Con la nuova norma non si potrà cambiare destinazione d’uso. L’assessore Del Re: "Mai più un caso Seeber"

Non disperdere l’anima di Firenze, dove il centro è nuovamente preso d’assalto dai turisti. La prima mossa è tutelare gli esercizi storici e vincolare i luoghi di cultura. Non solo per aiutarli a resistere dagli attacchi della rendita, ma anche per assicurarne la presenza. Questi spazi, infatti, non sono solamente luoghi commerciali, ma rappresentano l’identità della città, oltre a essere presidi sociali e culturali.

Per questo motivo Palazzo Vecchio fa un passo importante: una norma che, vietando il cambio di destinazione d’uso, tutelerà anche le librerie. Nel 2015, con il Regolamento Urbanistico tuttora vigente, l’amministrazione ha vincolato la funzione di cinema e teatri per preservarli dalle trasformazioni (vietati i cambi di destinazione d’uso, fatto salvo il 40% della superficie che può essere dedicata ad altre attività). In questi anni ha permesso il salvataggio di alcuni cinema che sarebbero stati fagocitati (come Astra2, dove sono in corso i lavori, Spazio Uno e Goldoni). Mentre alla vocazione cinema sono rimasti destinati immobili oggi vuoti, come Colonna e Fulgor.

La norma, che impone in qualche modo un sacrificio alla proprietà dell’immobile, si fonda su un fine nobile: non smarrire i luogi dell’anima. Le librerie. L’obiettivo di palazzo vecchio è evitare che possa ripetersi un altro caso Seeber. Anche se quello brucerà per sempre. Per le librerie, che occupano spazi più ridotti rispetto a cinema e teatri, non sarà prevista la possibilità di frazionamento dell’immobile (ovvero la possibilità di destinare ad altra funzione il 40% del locale); con un meccanismo però che mirerà più a tutelarne la presenza in ogni rione o centro commerciale naturale, sul modello farmacie, che ai muri dell’immobile.

"Questa norma arriva dopo un lavoro di tutela delle librerie, che è stato avviato negli scorsi anni dall’amministrazione comunale con una serie di misure volte a sostenerle – spiega l’assessore all’urbanistica di palazzo vecchio, Cecilia Del Re – Le librerie sono veri e propri presidi sociali e culturali delle città. A Firenze ne abbiamo oltre 70, tra più antiche e più giovani, e vogliamo tutelarne la presenza per la funzione importante che svolgono per il territorio. Dopo le misure di sostegno e promozione che abbiamo messo in campo negli scorsi anni, le facciamo entrare adesso nella pianificazione del territorio".

"Oltre al concetto di tutela di un luogo di cultura, vi è anche quello della “cura”, altro punto cardine del prossimo Piano Operativo, che declineremo alla presenza del verde agli spazi pubblici inclusivi – conclude Del Re – Con cinema, teatri e librerie, l’urbanistica vuole prendersi cura di una comunità anche attraverso la cultura".

Ilaria Ulivelli