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Padel all’insegna dell’inclusione: "Impegno costante per il futuro"

Il Rondinella Padel Club di Scandicci ha promosso un Open Day per promuovere l'inclusione delle persone con disabilità attraverso lo sport. Il progetto prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'acquisto di carrozzine da padel per permettere ai partecipanti di diventare indipendenti nel gioco.

Padel all’insegna dell’inclusione: "Impegno costante per il futuro"

Il padel come ‘strumento’ di inclusione per le persone con disabilità. Chi ha preso parte, ieri, all’Open day promosso dal Rondinella Padel Club nel centro sportivo della Rondinella Marzocco, al confine tra Scandicci e Firenze, con atleti sulla sedia a rotelle impegnati in sfide all’ultimo colpo, si è reso conto ‘sul campo’ che lo sport può essere un potente veicolo per l’abbattimento delle barriere. Un convincimento che ha mosso, sicuramente, i promotori dell’iniziativa, tre giovani scandiccesi Matteo Pacini, Yuri Raddi e Matteo Giusti: "Avevamo voglia – dice Pacini presidente del Rondinella Padel Club – di investire in un progetto valido per la nostra città, dovevamo solo trovare una ‘casa’ e siamo riusciti a trovarla nel centro sportivo della Rondinella Marzocco con il presidente Lorenzo Bosi e la Curia che hanno accolto subito il nostro progetto. Siamo in attività dal 6 maggio scorso con quattro campi dopo avere reso accessibile il centro con l’abbattimento delle barriere architettoniche, grazie all’associazione Spingi la vita. Il progetto disabilità in cui abbiamo voluto impegnarci si chiama ‘Wheelchair Rondinella padel club’ e l’open day rientra in questo ambito".

Grazie anche all’aiuto di realtà come Rotary club e Spingi la vita Onlus – prosegue Pacini – "è stata acquistata una carrozzina da padel che è a disposizione nel nostro centro per coloro che vogliono avvicinarsi a questo sport e Decathlon ci ha messo a disposizione altre carrozzine per l’open day. L’idea è quella di creare una continuità con questi ragazzi in modo da appassionarli e renderli indipendenti nel gioco senza l’aiuto del maestro, sperando che abbiano l’ambizione e la voglia nel diventare agonisti e partecipare a tornei dedicati con l’aiuto della Federazione o di altri circoli interessati".

S. N.