Ancora due giornate di caldo da bollino rosso. E l’ozono ha sforato (187 microgrammi per metro cubo d’aria) in città il suo livello massimo (180, previsto per soglia di legge). Per questo il Comune invita i cittadini
a evitare attività con esercizio fisico all’aperto nelle ore più calde. E per i lavoratori all’aperto, di concentrare nella fascia pomeridiana le attività faticose e di effettuare pause in zone o strutture all’ombra. "In quasi nessun cantiere sono rispettate le regole dettate dalle linee guida della Regione", denuncia Marco Carletti, segretario generale Fillea Cgil di Firenze. "Servono più controlli nei cantieri, più rispetto per chi lavora". Carletti dice: "Non siamo a conoscenza di interventi delle Asl o dell’Ispettorato del lavoro in queste occasioni. Idem per Inail e Inps. Non è solo il calore a far male, è anche l’immobilismo. Sino ad ora ancora non è morto nessuno a Firenze per le patologie da calore durante il lavoro, a differenza di quanto successo altrove. Speriamo che non accada mai". Nei cantieri, dice il segretario della Fillea, "non troviamo mai sistemi di ombreggiatura o stazioni di idratazione con sali minerali".