
Oro blu La rivolta dei (sette) sindaci "L’acqua sia totalmente pubblica"
di Sandra Nistri
No a una gestione pubblico-privata dell’acqua. È un fronte compatto quello costituito dal primo cittadino di Sesto Lorenzo Falchi e da quelli di Calenzano Riccardo Prestini, Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, Fiesole Anna Ravoni, Vaglia Leonardo Borchi, Londa Tommaso Cuoretti e Cantagallo Guglielmo Bongiorno (per il versante pratese), all’indomani della conferenza territoriale dell’Autorità Idrica Toscana. Conferenza che, due giorni fa, ha approvato a maggioranza la forma di gestione del servizio idrico dopo il 2024, optando per un’azienda mista pubblico-privata con il voto contrario di dieci Comuni.
"Si tratta – tuonano i sindaci ‘ribelli’ - di una decisione sbagliata che smentisce l’impegno preso a dicembre 2018 da tutti i Comuni per il ritorno a un modello di gestione completamente pubblico come sancito dal referendum del 2011. Il modello proposto risponde esclusivamente a esigenze strumentali alla nascita della Multiutility toscana e reintroduce un tipo di gestione che in tutti questi anni ha mostrato enormi limiti a scapito dei cittadini e della qualità del servizio".
Parole nette che fanno riferimento anche alla Multiutility su cui tra l’altro, Comuni come Sesto e Calenzano, avevano espresso un voto contrario in consiglio comunale oltre a prese di posizioni molto critiche: "È un errore – proseguono con decisione Falchi e gli altri primi cittadini – pensare di poter trattare secondo la logica del profitto privato un bene comune come l’acqua. Soltanto una gestione completamente pubblica può garantire investimenti, tariffe basse e adeguati livelli per un servizio fondamentale per il territorio. C’è una forte domanda di cambiamento da parte dei cittadini che le istituzioni hanno il dovere di cogliere e trasformare in scelte lungimiranti. Insistere con modelli tutti nel solco del passato sarebbe un errore che segnerebbe per molti anni il futuro delle nostre comunità".
Per lunedì l’Autorità Idrica Toscana ha convocato l’assemblea generale di tutto l’ambito che, con la maggioranza assicurata, dovrebbe deliberare di procedere alla gara per la scelta del partner privato anche se, chiaramente, l’auspicio dei Comuni contrari alla scelta è che si possa tornare sulla decisione presa. Il percorso, però, sarà lungo con il termine fissato a fine 2024. "Vogliamo far presente alla cittadinanza che si va contro alla decisione presa di ripubblicizzare l’acqua – dice il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini – vorremmo che si aprisse un confronto su questo perché le conseguenze saranno sui cittadini".