Polemica a Palazzo Vecchio dopo che la commissione urbanistica ha dato ieri il via libera al Piano operativo comunale (il nuovo regolamento urbanistico) su proposta dall’assessora Cecilia Del Re. Pur avendolo approvato in giunta, l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio (coordinatore fiorentino della mozione Schlein) aveva chiesto in zona Cesarini un miglioramento del piano. Già il primo marzo la commissione urbanistica, presieduta da Renzo Pampaloni (Pd), era stata convocata ma la seduta era saltata perché, avevano spiegato in quel caso le opposizioni, "si erano verificati problemi all’interno delle correnti Pd" legate alla fase congressuale. Ieri il voto definitivo: ok con gli esponenti Dem compatti. Ormai non c’è tempo per manovre correttive, il piano andrà al voto in consiglio comunale lunedì prossimo e in quell’occasione sarà portato in aula un ordine del giorno con un documento di accompagnamento, una relazione non ancora butatta giù dal gruppo Pd con alcune integrazioni al Poc, raccogliendo le osservazioni anche dei consiglieri di quartiere. Ieri a sollevare obiezioni sull’iter dell’atto la consigliera di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu per "la ripetuta assenza nelle ultime settimane in commissione dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio – ha detto – Mentre Del Re è sempre stata presente, vista l’importante novità anche del piano del verde, Giorgio poteva essere presente".
Intanto Del Re ha ricordato di "aver sollecitato" lei stessa il documento di accompagnamento al piano operativo che andrà al voto in aula, precisando che "la confusione di stavolta può essere stata ingenerata da alcune dichiarazioni di esponenti Pd rispetto al tema del miglioramento. Ben venga il miglioramento, è partecipazione". Sull’ordine del giorno il vicepresidente della commissione Roberto De Blasi (M5s) ha spiegato che "un ordine del giorno lascia il tempo che trova. Sarebbe stato meglio un emendamento che è prescrittivo. I problemi all’interno del Pd non devono ostacolare l’attività dell’amministrazione".
iu