
Un’immagine del maxi ingorgo dello scorso ottobre intorno a Careggi
Il primo passo che presto potrebbe portare a un nuovo piano mobilità dentro e fuori l’ospedale di Careggi è stato fatto. L’assessore alla Mobilità, Andrea Giorgio e la direttrice generale di Careggi, Daniela Matarrese si sono incontrati nei giorni scorsi per stabilire le priorità su cui lavorare: incentivi alla mobilità dolce e al trasporto pubblico per dipendenti e studenti. E l’ipotesi di parcheggi prenotabili in anticipo per i pazienti che devono affrontare terapie in ospedale. Il tutto per evitare che gli utenti dell’ospedale restino impantanati nella ricerca di un posto auto.
Una scelta salutata subito con gioia da una nostra lettrice che però fa luce su un aspetto finora ’inedito’: l’utilizzo del parcheggione da 514 posti di Firenze Parcheggi (l’unico pubblico vicino all’ospedale) da parte dei pendolari, soprattutto del Mugello, che lasciano l’auto approfittando della tariffa calmierata (non più di 4 euro al giorno), per poi prendere la tramvia. Un parcheggio a uso soprattutto dell’ospedale, ma di fatto trasformato in scambiatore. Il risultato? Posti occupati per giornate intere e non disponibili agli utenti dell’ospedale. Ecco le sue parole.
"Vi ringrazio per il faro che avete acceso e spero che porti ad una soluzione di questa annosa vicenda. Sia io che mio marito siamo malati cronici, purtroppo spesso non possiamo usare i mezzi pubblici, e recarsi ai controlli e alle terapie è sempre più difficile. Vi scrivo – spiega – perché vorrei segnalare un fattore sottovalutato: i parcheggi di Careggi sono usati come scambiatore da pendolari provenienti dal Mugello che prendono la tramvia, io ne conosco diversi; non nego loro il diritto ad un facile accesso alla città ma non può essere il parcheggio di un ospedale ad alta affluenza come Careggi".