ROSSELLA CONTE
Cronaca

Nell’incubo del Marocco "Un boato nella notte Correvo e tutto crollava"

La fiorentina Michela Bencini in vacanza nel Paese messo in ginocchio dal sisma. Una madre marocchina a Firenze racconta: "Mia figlia urlava dalla paura".

di Rossella Conte

"Al momento della prima scossa ero sul letto, stavo leggendo quando a un certo punto il materasso ha iniziato a muoversi in maniera fortissima. Le pareti, il pavimento. Poi ho visto i soprammobili finire a terra. Per pochi attimi ho avuto paura che mi crollasse tutto addosso". Sono le 23.10 quando a Marrakech la terra inizia a tremare. Michela Bencini, di Greve, caposervizio della Galleria Palatina, in vacanza in Marocco, ripercorre gli attimi di paura vissuti durante il sisma di magnitudo 7 che ha scosso il nord Africa. Michela è arrivata a Marrakech il 24 agosto per trascorrere due settimane di ferie nel cuore del Marocco, terra che tanto ama. "Mi sono precipitata fuori in pigiama – racconta – e mentre scendevo le scale continuava a tremare e venire giù di tutto. In strada c’erano un sacco di persone". La turista fiorentina, come centinaia di italiani in visita nel Paese, ha trascorso alcune ore fuori temendo altre scosse.

"A poco a poco – prosegue – sono diventate più deboli fino a non sentirle più. Abbiamo aspettato un po’ e siamo tornati nei nostri appartamenti ma io non sono riuscita a chiudere occhio". Ieri poi Michela ha fatto un giro nella Medina per rendersi contro coi propri occhi di cosa fosse accaduto: "Ci sono stati diversi danni anche lì ma i marocchini hanno una forza di animo impressionante. Si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a ricostruire e rimettere a posto". Ouarda Ait Taleb, 35 anni vive a Firenze, ma con i parenti in Marocco dove attualmente si trovano anche i due figli, un bambino di due anni e una bambina di sei. "Mi ha chiamato mia mamma a mezzanotte e mezzo - ora italiana -, con la mia bambina che stava piangendo e che diceva ‘qui cade tutto’. Per fortuna però non gli è successo niente. Sono rimasti fuori fino alle sei di stamani, ora la situazione sembra tranquilla, speriamo bene". "Sono riusciti immediatamente a contattarmi. – prosegue – Mio babbo invece si trova a Marrakech, mi ha raccontato di aver sentito un gran botto ed è uscito di casa, ma almeno lì non è caduto niente. Ho visto sui social le immagini della piazza di Jamaa el Fna dove ci sono stati crolli, ma la situazione peggiore è nei paesini di montagna dove le case sono di terra".