
di Leonardo Bartoletti
Sara Cerrini Melauri, la maestra protagonista del rinnovamento pedagogico della scuola elementare italiana dell’immediato secondo dopoguerra, avrebbe compiuto in questo periodo cento anni. L’associazione "Il Paese sulla Collina – Sara Cerrini", col Comune di Pontassieve avrebbe dovuto ricordare questa data con un convegno e una mostra a lei dedicata per valorizzare l’esperienza dell’insegnamento elementare condotto da Cerrini Melauri nella piccola scuola di Doccia. Eventi poi saltati a causa dell’emergenza sanitaria. La maestra, scrittrice e pittrice i fu protagonista, insieme a Mario Lodi e Bruno Ciari, di una vera stagione di rinnovamento per le metodologie di insegnamento scolastico, un metodo vicino al "movimento di cooperazione educativa", che aveva come modello Célestin Freinet ,fautore di una scuola attiva e propositiva che insegnava ai bambini a partire dalla vita reale e dall’osservazione naturale per conoscere le cose procedendo sostanzialmente per tentativi ed errori. Un metodo che vuole formare cittadini consapevoli, capaci prima di pensare e di guardare oltre e che ancora oggi affermano il concetto di libertà. Questa sua esperienza di insegnamento, dal 1951 al 1965, fu "scuola di vita per i giovani studenti di Doccia, dove scelse di insegnare. Tutto il suo materiale didattico - scritti, saggi di pedagogia e poesie - fu poi donato all’associazione Paese sulla Collina che lo conserva.
"Sara Cerrini è un personaggio importante non solo per la comunità di Pontassieve – spiega il vicesindaco di Pontassieve Carlo Boni – ma anche una protagonista della vita culturale nazionale, che ha fatto del suo metodo di insegnamento uno dei più innovativi. I suoi scritti ed il suo insegnamento sono conservati e tramandati da anni grazie all’attività dell’associazione a lei dedicata che, sotto la guida Mara Fiesolani, porta avanti con tenacia e professionalità i valori di questa persona speciale".