ROSSELLA CONTE
Cronaca

Nasce la rete dei comitati fiorentini Obiettivo riportare la sicurezza

Dal centro alle periferie, residenti e commercianti si riuniscono e lanciano una petizione a sindaco e prefetto

Nasce la rete dei comitati fiorentini Obiettivo riportare la sicurezza

di Rossella Conte

Una rete dei comitati fiorentini che dalla zona dell’ex teatro comunale arriva fino a Ponte Vecchio abbracciando la Leopolda, San Jacopino, via Palazzuolo, via Maso Finiguerra e Borgognissanti, un’isola felice che da qualche mese si ritrova a fare i conti con una banda di balordi che ha preso di mira le attività della zona. Per questo il presidente dell’Associazione Borgognissanti Fabrizio Carabba ha chiamato a raccolta i comitati delle zone vicine e con loro, proprio ieri, ha dato vita a un coordinamento che porterà avanti una petizione diretta al sindaco Nardella e al prefetto.

"Con la raccolta firme chiederemo tutti insieme un presidio maggiore del territorio perché i controlli spot non servono a nulla. Abbiamo deciso di unire le nostre forze perché soli non si va da nessuna parte. E noi, tutti insieme, se dalle istituzioni locali non riceveremo risposte concrete andremo a Roma per parlare direttamente con il ministro" sottolinea Carabba. All’appuntamento in piazza Ognissanti, nonostante il caldo, tante le persone che non hanno fatto mancare il proprio supporto. "Negli ultimi due mesi nella nostra strada ci sono stati 14 episodi tra colpi messi a segno, tentativi e atti vandalici. I commercianti ora hanno paura. E tanti sono costretti a munirsi di un bastone da tenere dietro la cassa perché cercano di entrare anche di giorno" prosegue Carabba.

Laura Giannoni, titolare della storica gioielleria di Ponte Vecchio, parla nella doppia veste di residente e imprenditrice: "Stanno cercando di mandarci via dal centro storico, quando esco di casa io non vedo più residenti ma incrocio solo persone con il trolley. Per non parlare della banda di borseggiatori che entra nei nostri negozi e spilla i turisti" dice.

I problemi di San Jacopino sono sotto gli occhi di tutti e a ribadirlo è il presidente dei Cittadini attivi San Jacopino Simone Gianfaldoni: "Anche noi abbiamo deciso di unirci a questa petizione e siamo pronti a partire con una serie di esposti perché la situazione che si è creata non è più tollerabile". Poco distante, via Maso Finiguerra è in attesa di risposte. Dopo la colletta anti degrado che è servita a finanziare un progetto di riqualifica a cura dei Custodi del Bello, residenti e commercianti incalzano: "Servono dei pattugliamenti giornalieri per contrastare la microcriminalità e lo spaccio" è perentoria Chiara Caridi, proprietaria dell’hotel di via Maso Finiguerra. In via Palazzuolo si consuma crack sui marciapiedi come documenta il comitato Palomar Palazzuolo. Andrea Boccacelli, uno dei portavoce, non usa giri di parole: "Questa zona è stata presa di mira". Dopo aver assunto per quattro settimane due guardie private contro ladri e vandali, l’Associazione Leopolda Viva ha deciso di lanciare una colletta anti degrado per rinnovare l’incarico. "Da quando è stata interrotta la sperimentazione la situazione è tornata critica" sottolinea Giovanni Matino, portavoce dell’associazione. "Abbiamo bisogno di una maggiore attenzione".

Sul posto anche Jacopo Cellai e Giovanni Gandolfo di Fratelli d’Italia che hanno insistito sull’importanza "di una maggiore presenza della polizia municipale soprattutto per quanto riguarda le questioni inerenti i regolamenti comunali".