Nardella, battaglia per gli animali: "Una direttiva Ue per tutelarli". E Funaro lancia l’idea di un garante

Al Parco del Mensola il sindaco uscente e candidato a Bruxelles illustra la sua iniziativa per cani e gatti "Mi batterò contro il traffico illegale delle specie, contro gli abbandoni e per il soccorso veterinario".

Una direttiva comunitaria per gli animali d’affezione, la prevenzione del randagismo e l’abbandono (in Italia l’anno scorso più di 70mila cani sono stati abbandonati e 5 milioni non erano registrati) e infine la tutela della biodiversità di tutte le specie animali viventi. Sono i tre punti in difesa degli animali che fanno parte del programma di Dario Nardella nel caso "sarò eletto al Parlamento europeo".

Le proposte sono state presentate ieri mattina al Parco del Mensola dal sindaco uscente e dalla candidata del centrosinistra Sara Funaro. Nardella, che ha promosso il progetto ’Un’Europa a misura di zampa’ si farà promotore anche di altre azioni in favore dei nostri amici a quattro zampe (e non solo) come un soccorso veterinario, un numero verde per tutte le persone che trovano animali in difficoltà, abbandonati o in stato di randagismo. "E infine un’Europa che lotti contro il traffico illegale delle specie" che ogni anno in Italia porta al sequestro di migliaia di cuccioli allevati nei Paesi dell’Est e portati in Italia su mezzi di fortuna per essere rivenduti anche a prezzi esorbitanti. Una pratica, questa, contro cui Nardella ha deciso di impegnarsi.

La candidata sindaca Funaro, ha definito "bella" l’iniziativa dell’aspirante europarlamentare perché porta all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni nazionali e internazionali il tema degli animali di affezione. "Nella nostra città ci sono famiglie e cittadini con più di 30mila cani e tantissimi altri animali domestici. Vogliamo creare un coordinamento sempre più forte con il Servizio veterinario dell’azienda sanitaria e l’Ordine dei medici veterinari, per realizzare insieme azioni a tutela degli animali e che possono aiutare i proprietari. Per questo, ci impegneremo per accompagnare soprattutto le persone che hanno meno risorse economiche attraverso incentivi; inoltre istituiremo la figura del Garante degli animali per fare in modo che ci possa essere una dialettica continua tra il Comune e le famiglie e cittadini che decidono di avere degli animali da affezione".

"Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza". Recita così il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti degli animali sottoscritta nel 1978 presso la sede dell’Unesco di Parigi da numerose associazioni. Sono passati più di 40 anni da quella data e benché ci sia ancora molta strada da fare per poter raggiungere il completo rispetto di tutti i 14 punti etici previsti dalla Dichiarazione, questa tematica sta conquistando sempre più spazio nel cuore delle persone.

A.P.