
Orchestra della Toscana, il concerto insieme al Maggio questa sera alle 20
Mancavano pochi giorni alla fine della Grande Guerra quando, il 4 novembre 1918, Wilfred Owen, tenente inglese nel Secondo reggimento Manchester, fu ucciso nei pressi della cittadina francese di Joncourt. Qualche giorno dopo, proprio durante i festeggiamenti per l’armistizio, i genitori ricevettero il telegramma che annunciava la morte del figlio insieme ad un fascicolo di poesie scritte di suo pugno in cui si sottolineano la crudeltà e l’insensatezza della guerra e costituiscono oggi una delle vette della poesia inglese del 900.
Benjamin Britten parte proprio da questi versi, uniti a quelli della tradizionale messa da Requiem, quando nel 1962, per ricordare le vittime della cittadina di Coventry rasa al suolo l’8 novembre 1940 dai bombardamenti della Luftwaffe, scrive il suo capolavoro, War Requiem, per l’inaugurazione del restauro della Cattedrale. Abbattere muri e porre fine ai conflitti in nome della fratellanza universale sono allora come oggi l’obiettivo primario di un’umanità consapevole. Anche per questo, l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, il Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio, l’Orchestra della Toscana, tornano ad unirsi, oggi alle 20 nella Sala Grande del Teatro nell’ambito dell’87º Festival, per eseguire il War Requiem op. 66. Sul podio torna il giovanissimo direttore Diego Ceretta.
"La collaborazione fra Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra della Toscana – spiega Daniele Spini, direttore artistico dell’ORT - trova in questa produzione un momento specialmente intenso. A guidare i musicisti è Diego Ceretta, direttore principale dell’ORT, e dall’ORT è espresso il gruppo di musicisti che interagisce con i solisti di canto come orchestra da camera. Due istituzioni si incontrano per fare musica insieme in una composizione di grande valore artistico e di non meno alto significato morale".
Nel corso della prima esecuzione tre solisti furono l’inglese Peter Pears e il tedesco Dietrich Fischer-Dieskau, che rappresentavano la ritrovata armonia tra Inghilterra e Germania. A rappresentare la pacificazione con l’universo sovietico doveva esserci il soprano russo Galina Višnevskaja, ma non potè essere scritturata e fu sostituita da Heather Harper. In questa occasione, le tre voci soliste che rinnovano il messaggio di pace e armonia fra i popoli del mondo sono il soprano russo Elizaveta Shuvalova, talento dell’Accademia del Maggio, il celebre tenore inglese Ian Bostridge, alla sua 98esima esecuzione del War Requiem nella sua carriera e il baritono tedesco Dietrich Henschel. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3.
Chiara Caselli