
Fossi (Pd): "La scelta appare incomprensibile, il ministro spieghi perché non ha confermato Montanari". E anche Avs chiede spiegazioni alla Camera. Il centrodestra: "Alla guida ora un professionista capace" .
Ci sono già due interrogazioni parlamentari sulla vicenda della mancata riconferma alla presidenza della Fondazione Museo Ginori del professor Tomaso Montanari cui dovrebbe subentrare l’avvocato Marco Corsini, sindaco di Rio dell’Elba. "La scelta del ministro Giuli di nominare Marco Corsini presidente della Fondazione Museo Ginori – dice infatti Emiliano Fossi deputato Pd e segretario regionale dem - appare oggettivamente incomprensibile, sia nel metodo che nel merito. Per fare chiarezza ho quindi depositato un’interrogazione parlamentare dove chiedo al ministro per quali giustificati motivi non sia stato confermato Tomaso Montanari e grazie a quali esperienze pregresse in ambito culturale e museale venga nominato Marco Corsini".
L’altra interrogazione alla Camera - dicono la segretaria provinciale fiorentina di Sinistra Italiana Diana Kapo e la capogruppo in consiglio comunale a Sesto Irene Falchini – "è stata presentata dalla nostra deputata Elisabetta Piccolotti, che già nei mesi scorsi aveva chiesto conto al ministro con un’altra interrogazione del ritardo nelle nomine del cda della Fondazione. Ci aspettiamo un chiarimento e un passo indietro dal ministro".
A plaudere, invece, al cambio di ‘rotta’ alla presidenza della Fondazione Museo Ginori è la Lista Schmidt: "Dopo anni di dimissioni e polemiche ideologiche - sottolineano i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini - alla guida di uno dei musei della porcellana più importanti d’Italia c’è un professionista capace di fare. Ora ci auguriamo che a Doccia sotto l’egida dell’avvocato Corsini prenda forma concreta il restauro e la riapertura del museo Ginori". Il museo, interviene anche Serena Vavolo, presidente di Confartigianato Imprese Firenze, "è un patrimonio di arte, storia e saper fare, simbolo di un’artigianalità autentica che ha reso grande il nostro Paese. Qualunque sia la guida che verrà chiamata a dirigerlo, l’auspicio di Confartigianato è che l’istituzione possa proseguire nella sua missione di tutela, promozione e diffusione della cultura artigiana, coinvolgendo il territorio e le imprese che di questa eredità sono dirette depositarie".
Sandra Nistri