Muore soffocato dalla bistecca. Gli va di traverso un boccone. Tragedia davanti agli amici

Il 51enne fiorentino stava cenando nel ristorante di un campeggio di Orbetello. Un dipendente della struttura e poi i sanitari hanno tentato inutilmente la manovra di Heimlich. .

Soffocato da un boccone di cibo mentre stava cenando con alcuni amici. A nulla, purtroppo, sono valsi i tentativi di soccorso praticati prima da un dipendente del campeggio dove si è consumata la tragedia e poi dal personale medico del "118". Il suo cuore non ha più ripreso a battere.

Il dramma si è consumato nella tarda serata di domenica all’interno di uno dei campeggi nella zona Osa-Albegna (fra Talamone e la Feniglia), struttura dove Luca Cecchi, 51 anni, geometra residente a Peretola, a Firenze, sposato e padre di un figlio, si trovava in compagnia di amici.

Si erano fermati lì a cena, in uno dei ristoranti del campeggio che il gruppo conosceva bene perché, pare, la zona fosse spesso meta di soggiorni.

Una cena per lo più a base di prodotti tipici locale, fra i quali anche la carne, in particolar modo la bistecca.

Sarebbe stato proprio uno di questi bocconi ad ostuire le vie respiratorie di Cecchi che non riusciva più a prendere fiato.

Il primo a intervenire è stato uno dei dipendenti del campeggio che ha messo in pratica la manovra di Heimlich (che prevede l’esecuzione di compressioni addominali al fine di far espellere all’individuo l’ostruzione che sta causando il soffocamento), ma il suo tentativo non ha potuto sortire l’effetto sperato e l’uomo ha perso conoscenza.

Ed è in questo stato ormai compromesso che lo avrebbe trovato anche il personale del "118" intervenuto con un’automedica e un’ambulanza: anche i tentativi successivi, sia di liberare le vie ostruite che di rianimazione, non hanno potuto evitare il tragico epilogo.

Per il cinquantunenne nessun soccorso si è rivelato efficace, benché i tentativi siano continuati anche a bordo dell’ambulanza che lo stava portando fino al Fonteblanda dove ad attenderlo, atterrato all’interno del campo di calcio, c’era l’elicottero "Pegaso".

L’eliambulanza è ripartita senza il paziente, perché il cuore di Cecchi si era arreso. La salma – intorno all’una di notte – è stata trasferita dall’agenzia Babbanini nella stanza mortuaria dell’ospedale di Orbetello a disposizione dell’autorità giudiziaria che ieri mattina ha concesso il nullaosta alla famiglia per la sepoltura.

Nel pomeriggio di ieri il feretro è stato quindi trasportato a Peretola dove oggi alle 15.30 si svolgeranno i funerali.