
Nervi tesi nella seduta di ieri pomeriggio del consiglio comunale. I veleni, d’altronde, erano annunciati vista la polemica innescata nei giorni scorsi dai numeri resi noti dal Codacons relativi al tesoretto delle multe incassato da Palazzo Vecchio nel 2022. O meglio dai 46 milioni di euro finiti nelle casse del Comune – e quindi rendicontati – sul totale delle infrazioni contestate che ammontano invece alla cifra record di 117 milioni.
Prima lo show del capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi che si è presentato alla seduta con un autovelox di cartone, poi lo scontro politico vero con botta e risposta tra centrodestra e giunta e il carico di Italia Viva, da sempre critica la politica di Palazzo Vecchio in tema di contravvenzioni. "La goliardia ci pare meritata da questa amministrazione che ha realizzato numeri record per le multe senza che per questo, purtroppo, il numero di incidenti, anche mortali, sia sensibilmente diminuito, anzi. – ha esordito Draghi con il collega di partito Jacopo Cellai – Dal conteggio dei sinistri stradali del 2022 (3.900) si evince che solo il 2009 è peggiore (superiore ai 4 mila)". "Nessuna mancanza di rispetto per le vittime, . - la puntualizzazione – Ma oltre agli autovelox ultrasensibili esistono molti altri strumenti e scelte da fare per rendere le nostre strade più sicure. FdI vuole andare in questa direzione".
L’assessore alla viabilità Stefano Giorgetti ha risposto senza scomporsi: "I dispositivi per le rilevazioni della velocità come gli altri apparecchi utilizzati per far rispettare le regole (dalle porte telematiche ai vista-redfotored ai semafori) non so né buoni né cattivi, sono strumenti neutri. È il conducente che non rispetta il codice". E ancora: "Nel 2022 dopo il picco delle sanzioni con l’introduzione dei nuovi dispositivi, da settembre si è registrato una riduzione significativa che in alcune postazioni ha superato il 50%. Un trend in diminuzione che dovrebbe continuare anche nel 2023".
"Rispetto ai primi quattro mesi di quest’anno – parole ancora di Giorgetti – si può stimare una riduzione delle sanzioni del 25-30% in generale e per i velocar fino a un -40%. Questo dimostra che gli apparecchi svolgono un’azione di prevenzione". Nel dibattito si inserisce Italia Viva con il Terzo Polo con la consigliera comunale Barbara Felleca: "Possiamo dire che avevamo ragione? – attacca – Avevamo ragione quando a ottobre scorso il senatore Renzi pose per primo la questione delle multe che grazie ai velocar di nuova generazione hanno sanzionato, implacabili, molti fiorentini ignari; avevamo ragione quando abbiamo chiesto la maggiore trasparenza sui nuovi apparecchi".
Analizzando il dettaglio della rendicontazione sulla destinazione delle spese al Viminale emerge che il Comune di Firenze ha investito (e realizzato) nel 2022 ben 22 milioni e rotti in ’potenziamento attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale’. Più della metà delle spese dell’intero personale della polizia municipale (circa 38 milioni di euro). E pensare che l’anno precedente alla stessa voce i soldi investiti erano stati circa 3 milioni (quindi il 71 per cento in più).
"Il dato di Firenze appare fuori scala in quanto significherebbe un aumento di attività di controllo 189 volte più alto per abitante" è l’analisi dell’ufficio studi dell’Asaps che ha passato al setaccio la destinazione delle somme in tutti i comuni italiani.
Emanuele Baldi