Mugello senza pace: "Ora danni irreversibili. Colpa delle nuove piogge"

Da Barberino a Marradi a Firenzuola: la mappa di disagi e interventi da fare. A Fresciano e Bovecchio trenta famiglie isolate dalle frane. "Stiamo risolvendo".

Mugello senza pace: "Ora danni irreversibili. Colpa delle nuove piogge"

Mugello senza pace: "Ora danni irreversibili. Colpa delle nuove piogge"

Il Mugello è sempre più la vallata delle frane. Se ne contarono centinaia a maggio e anche le ultime piogge intensissime hanno provocato nuove ferite. In minor misura, rispetto ad alcuni mesi fa, ma sono comunque numerose le situazioni di emergenza. A Barberino, ad esempio, due frane che hanno cancellato, in tutto o in parte, tratti stradali, hanno isolato decine di famiglie nelle campagne. E ancora si sta lavorando per riaprire un collegamento. Alcuni residenti sollecitano e protestano, come la famiglia Biagioni che vive a Fresciano. "Una frana ha portato via la strada che arriva a una quindicina di abitazioni. Da allora abbiamo un’auto prima ed una dopo la frana. Ad oggi non abbiamo avuto risposte dal Comune e non sappiamo ancora come gestire la posta e la spazzatura". "Anzitutto – replica e rassicura il sindaco Giampiero Mongatti - siamo in contatto continuo, fin dal primo secondo, con le famiglie che abitano lì. E una soluzione d’emergenza, la realizzazione a fianco della strada di un percorso parallelo, è già stata individuata. E’ la nostra priorità, e nel giro di pochi giorni, tempo permettendo, il nucleo abitato sarà nuovamente raggiungibile dalle auto. E a Bovecchio, dove una ventina di famiglie è isolata, stiamo procedendo allo stesso modo".

In Alto Mugello si lavora su vecchie e nuove frane. A Firenzuola tanti gli smottamenti e cedimenti. "Il problema più importante – spiega il sindaco Giampaolo Buti - è sulla strada comunale Visignano–Monti, interrotta da una frana di maggio: è un lavoro complesso e la progettazione è in corso. Finora, e incrociando le dita, le frane più grosse, anche con le nuove piogge, non si son mosse, per cui l’intervento di ripristino ha funzionato". Ma sulla strada di Casetta di Tiara, il torrente Rovigo ha spazzato via un blocco che sosteneva la strada e si è dovuti intervenire d’urgenza. Come si è lavorato duramente per ripulire da pietre e fango le strade di Frena, Moscheta, Rapezzo, Casovana e Giogarello. Accenti più drammatici, e a tratti disperati, vengono dal sindaco di Palazzuolo sul Senio Phil Moschetti. "Il combinato disposto delle tre alluvioni è stato micidiale. Misileo non potrà esser più sistemato, la strada per Mantigno è in uno stato pietoso, e così quella di Campanara. Certi contesti sono diventati irreversibili: a Mantigno c’erano quattro frane, ne sono arrivate altre due. Il ponte romano sotto Badia di Susinana era lì da 1000 anni, e ora ci dicono che i suoi contrafforti si sono rovinati". Moschetti continua: "Da mesi siamo sotto schiaffo. E ci si è messo anche il terremoto. Si sono mosse anche frane sulla strada Borgo–Palazzuolo e su quella verso Casola. A Misileo c’era una frana piccola, ora ce n’è una grande di monte che mette a rischio tutto il paese".

A Marradi danni, ma limitati, rispetto a maggio. Le piogge recenti hanno riattivato il fronte di frana sulla strada di Grisigliano, lasciando isolata una famiglia; è venuto giù un tratto di sponda del lago dell’Annunziata, dove dovevano iniziare lavori di sistemazione, rimandati a causa delle mille emergenze degli ultimi mesi. Ela ferrovia Faentina? "Ritardi nella riapertura? – dice il sindaco Triberti -. Non ne vedrei i motivi".

Paolo Guidotti