REDAZIONE FIRENZE

Cascine, sesso e spaccio dietro le luci. I fiaccherai: «Abbiamo paura»

Denuncia dei vetturini: «Minacce continue, siamo assediati»

Arianna, portavoce dei fiaccherai

Firenze, 29 giugno 2015 - In attesa che il progetto delle Grandi Cascine trasformi definitivamente il nostro polmone verde in una sorta di Central Park o di Hyde Park, come più volte ha ripetuto l’ex sindaco Renzi, via delle Cascine resta ancora una girandola di lucciole da battaglia, spacciatori e ladruncoli di ogni genere. Nel 2010 l’allora sindaco, infatti, disse: «Qui mi gioco tutto: se non riesco a riqualificare il parco delle Cascine, non mi ricandido». Nel frattempo è diventato premier. E la strada interna, di proprietà comunale, che costeggia il Fosso Macinante, dove si affacciano le stalle degli undici fiaccherai fiorentini, è la rambla buia del sesso usa e getta, dello spaccio in pieno giorno e del più totale abbandono. Un teatro a ingresso libero su risse e tensioni di ogni genere. Proprio qui ci stanno i ‘ciceroni’ fiorentini che custodiscono ventidue cavalli e sono i proprietari di undici stalle. Non ne possono più. Del sali e scendi di prostitute, dei preservativi avvolti nei fazzoletti di carta, delle siringhe e degli sguardi cupi dei protettori.

«Prima o poi ci arriva una coltellata nel fianco» non usa mezze parole Arianna, la portavoce del gruppo di fiaccherai. Non sarebbe la prima volta: i primi di luglio dello scorso anno, proprio nel parco delle Cascine, un pensionato fu trovato morto a pochi passi dalla sua auto. Arianna, come i suoi colleghi, tra cui ci sono quattro donne, ha paura. Specialmente in tarda serata: «Spesso — racconta — facciamo tardi: tornare qui col buio è davvero pericoloso. E’ un via vai di brutte facce, di strani passaggi, di auto con i vetri oscurati». Eppure il viottolo, subito dopo l’ex Manifattura Tabacchi, è di proprietà comunale. «Ma è sempre aperto — va dritta al punto —. Gli unici autorizzati saremmo noi e i tecnici di Palazzo Vecchio. Ma qui ci entra di tutto e spesso viene utilizzato per giri poco leciti». Anni fa i fiaccherai, in attesa del progetto definitivo di riqualifica, chiesero un cancello elettronico. Ma i permessi furono negati. Oggi tornano a chiedere una soluzione prima che sia troppo tardi: «Una sbarra con un lucchetto — dice la portavoce — potrebbe tamponare i problemi. Chiediamo a Palazzo Vecchio di non lasciarci soli e di aiutarci». La situazione non è delle migliori. Solo pochi giorni fa una ‘collega’ di Arianna è stata minacciata da una lucciola («Ti uccido se non te ne vai» le avrebbe detto) disturbata nel suo rapporto con un cliente. Più volte, lamentano i fiaccherai, ci sono stati furti nelle stalle. E non è raro assistere a scazzottate, denunciate anche a carabinieri e polizia. Per non parlare tutt’intorno: dei bivacchi, delle feste a tutto volume non autorizzate e dei pranzi a sacco domenicali delle comunità straniere.

«Le Cascine non sono state mai riqualificate – attacca Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio –. Qui regnano ancora la prostituzione, il degrado, lo spaccio di droga, e la violenza. Nessuno sa che fine abbia fatto il masterplan per le Cascine che la Giunta ogni tanto annuncia». «Il mio impegno, da neo consigliere regionale — continua — è quello di trovare finanziamenti mirati in Regione, perché le Cascine tornino ad essere fruibili per fiorentini e turisti. Un impianto di illuminazione notturna e l’installazione di videocamere di sorveglianza sono due priorità perché si possa parlare seriamente di sicurezza nel parco, insieme a un reparto di polizia municipale che presidi le Cascine 24 ore su 24».

Rossella Conte