
La mostra degli arazzi, visibile anche in digitale (Cabras/New Press Photo)
Firenze, 14 settembre 2015 - Tornano insieme dopo 150 anni gli arazzi che furono commissionati da Cosimo I De' Medici per il Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Tornano in mostra proprio nel Salone dei Duecento, in un'esposizione che rimarrà aperta fino al 15 febbraio. Una grande suggestione per la sala buia dove ad essere illuminati sono loro, gli arazzi, gli splendidi protagonisti. La serie di 20 arazzi raffiguranti le «Storie di Giuseppe Ebreo», fu commissionata nel Cinquecento (Firenze 1545-1553) da Cosimo I dè Medici. Il prezioso nucleo, tessuto dai fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher su cartoni realizzati da alcuni dei più importanti artisti del Rinascimento come Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, è stato esposto per più di un secolo nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio, per poi essere conservato nei depositi fino al secolo scorso, quando è stato esposto al pubblico all'indomani dell'Unità d'Italia.
Della serie completa sono oggi conservati a Firenze dieci pezzi, mentre gli altri dieci sono stati portati a Roma, alla fine del secolo scorso (1882) per volere dei Savoia, per adornare i saloni del Quirinale. Nel 1983 gli arazzi vennero definitivamente rimossi dalle pareti della Sala dei Duecento per essere sottoposti a indagini sul loro stato di conservazione e per avviarne il restauro cominciato nel 1985. L'intervento è stato affidato e concluso all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, col sostegno finanziario della Cassa di Risparmio di Firenze prima e dell'Ente Cassa poi. La mostra, dal titolo «Il Principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino», è nata grazie all'impegno condiviso dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e poi Sergio Mattarella, e dal sindaco di Firenze Dario Nardella.