Firenze, giallo via del Sansovino: l'uomo trovato morto era un imprenditore. Stroncato da un malore

Stava dormendo in via provvisoria nei garage perché attendeva che si liberasse la casa che aveva preso in affitto

La nicchia tra i cespugli dove è stato rinvenuto l'imprenditore deceduto

La nicchia tra i cespugli dove è stato rinvenuto l'imprenditore deceduto

Firenze, 24 marzo 2023 – Ha un’identità, l’uomo trovato deceduto la mattina di martedì scorso in via Bertoldo di Giovanni, la strada residenziale tra i giardini di via del Sansovino e della Montagnola. L’uomo si trovava sì a dormire in dei garage condominiali, ma non per indigenza, quanto piuttosto per una contingenza momentanea, stante la difficoltà nel reperire un alloggio in affitto temporaneo mentre attendeva si liberasse il proprio, che sarebbe dovuto tornare nelle sue disponibilità nel giro di qualche giorno.

Secondo quanto ricostruito con il vicinato, l’uomo, un sessantenne giordano da anni in Italia e conosciuto in zona, aveva una società di piccole macchine elettriche con cui trasportava i turisti in centro, le quali erano in stallo nei garage prossimi al cespuglio dove è stato rinvenuto morto. Era conosciuto dal vicinato come una bravissima persona, molto gentile e grande lavoratore, sempre dedito alla cura delle sue elettrocar.

Il piccolo imprenditore era tornato in Giordania dai parenti per un lungo periodo, ma finita la vacanza era rientrato a Firenze da appena tre giorni; tuttavia la casa che avrebbe voluto prendere in affitto non era ancora libera e doveva attendere ancora qualche giorno. Quindi, in maniera del tutto temporanea, si stava appoggiando alla rimessa per dormire, usando le vetturette come letto la notte e le panchine dei giardini per qualche breve riposino durante il giorno.

Lunedì sera, dunque, finito il lavoro, mentre il collega era tornato a casa propria, il sessantenne era rimasto nel garage per passarvi la notte. Qui poi avrebbe cominciato a sentirsi male, ma visto che nel sottosuolo il telefono non aveva segnale, per telefonare ai soccorsi doveva uscire all’aperto: si è avviato così sulla rampa che conduce in via Bertoldo di Giovanni. È riuscito a trascinarsi fino al muretto che la costeggia e a sedersi nel punto dove la siepe offre un po’ di spazio, formando una piccola grotta: stava per chiamare l’ambulanza, o forse invocare aiuto, ma come si è adagiato, il suo cuore si è improvvisamente arrestato: non ha fatto in tempo a telefonare né a invocare aiuto ai campanelli.

Sarebbe così scivolato nella nicchia, seduto, assumendo una posizione simile a una persona che dormisse. Per questo la prima persona che lo aveva visto, alle 4,30 di mattina, una donna che portava a passeggio il cane, vedendo solo delle gambe che sbucavano da questa piccola grotta, lo aveva scambiato per un senzatetto che avesse trovato riparo: fatto non raro perché gli attigui giardinetti sono spesso usati come giaciglio da ogni sorta di senza fissa dimora provenienti dalla vicina area delle Cascine e di Santa Rosa, come spesso lamentato in zona. Ad accorgersi che invece si trattava di una persona deceduta, è stato invece un secondo passante, poco prima delle 8, che ha immediatamente chiamato la Polizia.

 

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