"Modifiche necessarie per adeguarci all’oggi"

Il provveditore: "Le opere di carità basi del passato, del presente e del futuro"

"Modifiche necessarie per adeguarci all’oggi"

"Modifiche necessarie per adeguarci all’oggi"

Bernardo Basetti Sani Vettori, da Provveditore della Misericordia di Firenze lei ha approvato l’aggiornamento delle Costituzioni. Perché è stato necessario questo adeguamento?

"Era necessario innanzitutto per una migliore organizzazione della nostra Arciconfraternita, soprattutto degli organi di governo. Dovevamo adeguarci all’oggi e rendere tutto più governabile e gestibile, anche con tempi più consoni nella durata dei vari ruoli decisionali. Stavamo lavorando da tempo all’adeguamento delle regole interne come previsto dal nuovo Codice del Terzo settore che richiede alcune variazioni obbligatorie".

Sono cambiamenti sostanziali?

"Sono cambiamenti che ci permettono di rappresentare il presente, ma sempre nella salvaguardia dei principi fondamentali, basati sull’ispirazione religiosa e la storica missione votata all’esercizio della carità verso il prossimo. Sono queste le basi del passato, del presente e del futuro: questa è la Misericordia".

C’è stato un lungo lavoro dietro l’approvazione delle nuove Costituzioni?

"Il processo è stato complesso, ma grazie alla collaborazione ed alla visione di tutti coloro, sia laici che sacerdoti, che hanno condiviso la vera essenza e necessità di questa riforma, la Misericordia di Firenze è riuscita ancora una volta a dimostrare compattezza e capacità di adattamento ai tempi. Questa riforma istituzionale pone le basi per poter guardare con fiducia ancora maggiore al futuro della nostra Misericordia e alla sua attività istituzionale che richiede un forte impegno economico".

Al di là degli statuti, sono i valori, l’impegno e il fattore umano la vera forza della prima Misericordia d’Italia.

"Nessun testo scritto potrà fare la differenza se non supportato dall’azione concreta e responsabile delle persone che domani, come ieri ed oggi, continueranno ad offrire il proprio servizio al nostro sodalizio. Esempio tangibile di questo concetto è l’incessante e silenziosa opera dei nostri Fratelli e Sorelle, che fino ad oggi non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno ai concittadini ed a tutte le altre persone che si trovano in situazione di difficoltà. Il mio pensiero va innanzitutto a loro, senza dimenticare gli oltre 200 dipendenti che operano direttamente o nelle realtà collegate con la Misericordia: la maggior stabilità dell’ente non potrà che giovare a tutto il sistema".

Manuela Plastina