"Mio figlio ha rubato, vi pago tutto"

Padre si presenta alla cassa di un negozio del centro con il suo bambino: "Mi vergogno di quanto è successo". Il titolare commosso

Santo Tallarita

Santo Tallarita

Firenze, 21 febbraio 2020 - Quasi non credeva ai suoi occhi. Quando quell’uomo, con suo figlio per mano, si è avvicinato alla cassa e ha messo sul banco una busta con alcuni prodotti in vendita, è rimasto senza parole. "Dopo migliaia di furti che subisco ogni anno, vedere un padre di famiglia che mi riporta indietro la merce presa dal bimbo, mi ha sorpreso". È quasi commosso Santo Tallarita, Mister 99 centesimi, titolare di cinque negozi della famosa catena che vende tutto a meno di un euro. Mercoledì pomeriggio, poco prima dell’orario di chiusura, un uomo si è presentato con suo figlio dicendo alla commessa: "Questa roba mio figlio l’ha rubata. Me ne vergogno. Scusatemi".

Dalla busta ha tirato fuori sette pezzi di fuochi d’artificio e una merendina. Secondo quanto ricostruito, il piccolo bottino sarebbe stato portato via il giorno prima dal 99 centesimi che si trova in via degli Orti Oricellari, vicino alla stazione. Una volta a casa, il ragazzino avrebbe appoggiato quanto preso sulla scrivania. Il padre, rientrato, ha immediatamente chiesto da dove provenisse quella busta. "Ho trovato questa roba a casa – ha detto l’uomo ai commessi -, mio figlio non aveva soldi in tasca, nessuno glieli ha dati, penso che l’abbia rubata. Non ho mai insegnato a mio figlio a rubare e mi vergono profondamente di quanto successo. Sono qui per pagare tutto quello che ha preso e per scusarmi dell’accaduto. Se dovesse succedere di nuovo, vi prego di non farvi scrupoli e di chiamare e denunciare il tutto alle forze dell’ordine".

I dipendenti del 99 centesimi quasi con gli occhi lucidi di fronte all’onestà di quell’uomo e alla lezione di vita che ha voluto dare al figlio, hanno preso i soldi e lo hanno ringraziato per quel gesto di grande umanità. «E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere. Mi piacerebbe ritrovarlo e ringraziarlo personalmente, dovrebbe essere un militare. Tutti i giorni ho a che fare con delinquenti e sapere che esistono ancora persone oneste mi dà un briciolo di speranza" prosegue Santo che ha aperto il suo primo negozietto nel 2001 in via degli Orti Oricellari "e da allora la situazione è peggiorata". Lui non ne può davvero più. Ogni giorno è il copione di quello prima: bande di ragazzini, gruppi di zingari, tossici ma anche uomini e donne all’apparenza distinti, entrano a mani vuote ed escono con zaini e borse carichi di merce di ogni tipo. "Ho cinque negozi – sottolinea – e ogni giorno mi portano via dai 250 ai 300 pezzi. Senza considerare che non abbiamo tutto sotto controllo. Per esempio, del furto del ragazzino di martedì non ce ne eravamo resi conto".

A rubare sono soprattutto stranieri, a caccia di accendini da rivendere, di birra o di pennarelli. Negli ultimi giorni ne ha beccati due il titolare: uno straniero che ha preso una birra dal frigo ed è scappato e un uomo che si è rimepito le tasche di evidenziatori. "Quello che fa più rabbia è l’arroganza di queste persone – conclude Tallarita -. Se proviamo a dirgli qualcosa ci liquidano dicendoci ‘Tanto non ci fanno niente’. Noi non ne possiamo più".

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