
All'asta uno schizzo di Michelangelo Buonarroti
Firenze, 26 gennaio 2024 – Un semplice quadrato scarabocchiato a inchiostro su un foglio di carta ingiallito sarà messo all'asta in aprile da Christiès a New York con una stima di quasi diecimila dollari: sarebbe stato Michelangelo Buonarroti a disegnarlo secondo gli esperti della casa d'aste che lo hanno trovato, assieme a una lettera, incollato sul retro della cornice di un altro disegno di un artista dell'epoca.
La lettera, datata 3 novembre 1986, è firmata da Cosimo Buonarroti, ultimo discendente diretto di Michelangelo, che afferma di offrire «il saggio allegato» del suo «illustre nonno Michelangelo» a uno dei suoi amici, Sir John Bowring, futuro governatore britannico di Hong Kong, di cui appare la firma in fondo del foglio. Il lotto fu venduto già una volta da Christiès a Londra nel 1986 con nel catalogo l'indicazione del quadrato «probabilmente di mano di Michelangelo», anche se all'epoca il riferimento non generò interesse tra i collezionisti. Ora la casa d'aste ha tolto la riserva: lo scarabocchio, al centro del quale è la scritta ‘simile’, è di Michelangelo «al cento per cento».
L'interpretazione di Stijn Alsteens, il capo del reparto disegni antichi di Christiès, è che il quadrato sia uno dei diagrammi creati dall'artista come riferimento ai blocchi di marmo da usare per il soffitto della Cappella Sistina. Prima di morire a Roma nel 1564 Michelangelo bruciò quasi tutti i suoi schizzi e disegni. Quelli che la famiglia riuscì a conservare sono stati lasciati in eredità alla Casa Buonarroti di Firenze.