
C’è chi si priva della casa per saldare i debiti, chi sperando di far sopravvivere l’attività bloccata dal coronaviurs. Altri ancora lo fanno per dare una mano ai figli, che sono dei piccoli imprenditori e non riescono a far fronte a tutte le spese che continuano ad arrivare nonostante gli incassi siano azzerati. Sono i venditori della nuda proprietà, l’80% dei quali a Firenze hanno tra i 65 e i 78 anni.
Ma sono in aumento anche gli appartenenti alla fascia 50-55: persone che hanno perso il lavoro, papà divorziati, genitori che hanno deciso di sacrificare tutto quello che hanno per far studiare i propri figli. In buona sostanza, con il fenomeno della nuda proprietà il venditore vende se stesso con le proprie mura e chi compra, lo fa con l’inquilino dentro.
"In questo momento, in cui in tanti stanno avendo un problema di liquidità si tratta di un fenomeno in aumento. La pandemia sta mettendo in ginocchio diversi settori, soprattutto quelli legati al pubblico e al turismo. Ci sono persone che avevano fatto grossi investimenti e si ritrovano all’improvviso senza uno stipendio e magari con conti da saldare e stipendi da pagare" spiega Arrigo Brandini, presidente Fimaa Confcommercio Firenze. Nel giro di un solo mese, da quando tutta Firenze è sprofondata nell’emergenza sanitaria, gli annunci di nuda proprietà sono cresciuti del 5%, una percentuale in incremento se si considera che il mercato immobiliare al momento è fermo.
"Non abbiamo ancora ripreso a lavorare noi agenzie – riprende Brandini – ma stiamo già ricevendo telefonate di persone che vogliono vendere il proprio appartamento. Quello che notiamo è anche l’abbassamento dell’età media: chi utilizza la formula della nuda proprietà non è solo l’80enne ma anche persone magari di 60 anni". Facciamo un passo indietro e risaliamo alla definizione: la nuda proprietà è il valore di una casa decurtato dall’usufrutto. In buona sostanza, venderla significa privarsi del proprio immobile ma tenendosi il diritto di viverci. Fino alla morte o a tempo, a secondo dell’accordo preso con gli acquirenti, il cui identikit è mutato col tempo. Spulciando tra i vari siti di agenzie immobiliari fiorentine il quadro è chiaro: chi vende, la maggior parte almeno, sono persone con più di 65 anni con appartamenti di 3-4 vani. Ma nella nostra ricerca incontriamo anche persone di 61 anni. "Si tratta soprattutto di persone a cui serve liquidità – sottolinea Brandini – o genitori che vogliono aiutare i propri figli. Chi compra, invece, è alla ricerca di un investimento".
Sui prezzi c’è una tabella parametrata al tasso legale dello 0,5%. Esempio, per un venditore tra i 60 e i 72 anni la nuda proprietà vale il 60% dell’immobile (usufrutto al 40%).