PIOMBINO (Livorno)
E’ in fase avanzata la trattativa per il progetto da due miliardi di euro di una nuova Acciaieria a Piombino. Il piano, presentato dal gruppo Metinvest insieme a Danieli al ministro delle imprese Adolfo Urso, prevede l’utilizzo di un’area di 150 ettari all’interno del polo siderurgico piombinese che conta 900 ettari di estensione, in gran parte liberi da impianti. Le concessioni demaniali per Jsw sono in scadenza, potrebbero essere quindi rimodulate inserendo Metinvest. E il gruppo ucraino Metinvest insieme alla fruliana Danieli, è deciso. Il presidente del Gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti, ha spiegato: "A Piombino c’è positività, c’è un bel porto, la logistica e i collegamenti ferroviari sono buoni, dunque al momento siamo positivi di poter concludere ragiunevolmente le trattative per l’acquisto dei terreni". "Metinvest è determinata a fare l’investimento e considera positivamente l’Italia – ha concluso – e parlando di tempistiche, posso dire che la trattativa piombinese, ad esempio, avrebbe le potenzialità per concludersi entro l’anno". L’investimento del gruppo Danieli nell’impianto, "che sarà digitale e green – ha detto Benedetti – si aggira sui 2 miliardi e 200 milioni".
Parallelamente c’è il programma di investimenti di Jsw. L’imprenditore indiano Sajjan Jindal ha assicurato di voler realizzare un forno elettrico e la riqualificazione dei laminatoi per barre, vergella e rotaie.
I sindacati accolgono positivamente tutte queste novità, ma siccome in passato ci sono state grandi promesse e pochi fatti, sono prudenti. In più la cassa integrazione per circa 1500 operai è vicina alla scadenza. Per questo i segretari di Fim, Fiom e Uilm e anche l’Usb chiedono una convocazione immediata al ministero. Perché se ci sono occasioni da cogliere lo si faccia velocemente.
"Un Polo Siderurgico in cui andrebbero ad operare gruppi leader mondiali come Tenaris, Liberty, Jsw e Danieli-Metinvest non potrebbe che attrarre ulteriori investimenti – spiega Lorenzo Fusco segretario Uilm – rilanciare l’indotto e permettere al porto di aumentare i propri volumi. L’Ucraina avrà bisogno di essere ricostruita e avrà bisogno di rotaie, l’India è un paese che sviluppa molti rapporti commerciali con l’Italia, quindi il ministro ed il presidente del Consiglio italiano hanno la doppia opportunità di rilanciare un prodotto strategico come l’acciaio e di consolidare i rapporti con questi due Paesi. Ma il tempo scorre e serve fare in fretta, non c’è più tempo per giocare a carte coperte, serve coinvolgere tutti i soggetti per gestire una vertenza così ambiziosa e complessa, comprese le organizzazioni sindacali che in questa partita potranno certamente dare un grande contributo".
Da ricordare che nel luglio scorso, durante la visita della presidente Meloni a Kiev, è stato siglato anche un accordo commerciale che fa dell’italia il primo partner in campo siderurgico dell’Ucraina e quindi la nuova Acciaieria a Piombino si inscriverebbe perfettamente nel nuovo quadro delle relazioni tra i due Paesi.
Luca Filippi