"Meglio soli che male accompagnati. Invito gli iscritti a votare contro il sostegno a Giani per presentarsi da soli alle...
"Meglio soli che male accompagnati. Invito gli iscritti a votare contro il sostegno a Giani per presentarsi da soli alle regionali" tuona di buon mattino sui social Stella Sorgente. Ex vice sindaca della giunta Nogarin che nel 2014 espugnò il fortino rosso di Livorno, là, dove vide la luce il Pcdi al Teatro dei Floridi nel gennaio del ’21.
Come finirà?
"Il polso mi dice che la maggioranza degli attivisti iscritti ai gruppi territoriali voterà no".
In caso contrario ha già minacciato l’autosospensione, o no?
"Il presidente Conte ha fatto la scelta giusta, lo ringrazio. Già il fatto di votare è un grande risultato. Abbiamo già vinto. Quanto a me e al gruppo consiliare livornese valuteremo, non è unanime la scelta di uscire dal Movimento".
Votare sì per entrare in giunta con un assessore o votare no per fare opposizione altri 5 anni. È questo il grande dilemma?
"Da quando avere un assessore vuol dire realizzare i programmi? Non credo, bisogna vedere cosa ti costringono a votare in giunta, che deleghe ti danno, quanti consiglieri fai scattare. Mentre all’opposizione puoi portare avanti le tue battaglie provando a dialogare con la corrente Schlein, anche se ancora troppo debole in Toscana".
Teme il muro dello sbarramento al 5% in caso di corsa solitaria?
"Un rischio superabile perché i territori che vogliono correre da soli sono quelli che hanno preso più voti. Livorno, Empolese-Valdelsa, Carrara, Grosseto, Mugello. Continuo?".
Non serve. Il Pd di Giani sintetizzato in una frase?
"Un sistema di potere incancrenito. Sarebbe lui il miglior interprete di un programma progressista? Mica è della corrente Schlein. In una Regione piegata dalle alluvioni aveva promesso lo stop a nuove cementificazioni. Ma non ho registrato alcun cambio di passo sulle politiche urbanistiche legate al consumo di suolo".
L’accordo di coalizione implicherebbe l’abbraccio a Matteo Renzi e Italia Viva, peraltro.
"Ecco, abbraccio è il termine giusto. Sarebbe incoerente un’intesa con chi ha fatto cadere il Conte II o con chi, come Calenda, ha gridato alla nostra estinzione. Troppo difficile governanre con loro".
Francesco Ingardia