Medicina 2023, via al nuovo test. Ecco come funziona.

Tanti gli studenti di quarta superiore che hanno approfittato dell’opportunità. Ma c’è anche chi è al secondo tentativo. Il futuro? “Speriamo che l’Italia investa di più nella sanità. Non vogliamo più leggere di medici che scappano dai pronto soccorso per lavorare nel privato”

Duemila al banco di prova  Medicina, oggi via ai test

Duemila al banco di prova Medicina, oggi via ai test

Firenze, 13 aprile 2023 - Buona la prima, almeno per quanto riguarda la novità delle prove anticipate ed aperte anche a chi sta frequentando la quarta superiore.

Stamani, al campus Morgagni, via con le prove dei Tolc-Med, ovvero i ‘test online Cisia’, dal nome del consorzio che gestisce la prova. Cinquanta domande, tra biologia, chimica, fisica, matematica e ragionamento, con immediato punteggio finale, sia complessivo che suddiviso per materie.

“Una bella novità - ci hanno risposto i numerosi ragazzi di quarta che abbiamo incontrato all’uscita -. In questo modo possiamo misurarci con la prova, anche sotto il profilo della gestione dell’ansia, testare la nostra preparazione e capire dove siamo più carenti. Ci piace il fatto di avere ben quattro opportunità a disposizione”.

È al suo secondo tentativo Letizia Tarchi: “Proverò anche a luglio - dice -. Ho trovato più ostica la parte di chimica. Credo sia giusto testare gli aspiranti iscritti a Medicina, ma secondo me la selezione dovrebbe esser fatta non così, ma alla fine del primo anno”. Sogna di diventare oncologo o neurologo Lorenzo Vestri, che frequenta la quarta scientifico. “Il test era in linea con quello che mi attendevo - le sue parole -. Essendo il primo tentativo, sono soddisfatto. Vorrei diventare medico perché aiutare il prossimo per me sarebbe la soddisfazione più grande”. “Una bella novità il test anticipato, che possiamo ripetere - non ha dubbi Matilde Vitale -. Anche io sono al quarto anno. Non mi sono potuta preparare per questo test. Ho fatto il tentativo per capire come funziona. In testa ho molte idee: oltre a Medicina, anche Psicologia e Scienze motorie. Vediamo poi dove mi iscriverò realmente”. Ha invece un obiettivo ben chiaro in mente Federico Attili, iscritto al liceo linguistico di San Giovanni Valdarno. “Da sempre voglio diventare oculista - sorride -. Il test non era molto difficile, nel complesso. La parte più complicata a mio giudizio era quella su biologia”.

Ma come vedono il futuro i giovanissimi? “Lo vedo complicato - ammette Chiara Garamanti del liceo classico Galileo -. Siamo sempre sotto pressione. Viviamo in una società in cui tutto diventa stressante. Facciamo tanta fatica e poi, spesso, il mondo va in direzione contraria. E non viene premiata la meritocrazia. Capisco le persone che hanno lasciato l’Italia per avere più soddisfazioni professionali. L’estero soprattutto in certi ambiti offre migliori possibilità. Io vorrei restare in Italia e diventare un medico del pronto soccorso”. Non vi spaventano le difficoltà denunciate dai medici, soprattutto della medicina d’urgenza, dovute alla carenza di personale? La pandemia ha messo a nudo tante difficoltà del sistema sanitario… “Speriamo che da qui a quando saremo noi in corsia vengano fatte le assunzioni necessarie - concordano i ragazzi alle prese col test -. Noi ce la mettiamo tutta per essere utili al Paese. Ci auguriamo che i problemi più urgenti vengano risolti. È tristissimo leggere di medici che fuggono dal pubblico per andare nel privato”.

In tutto, i candidati fiorentini iscritti alle prove di aprile sono 1965. I posti disponibili? Per il prossimo anno accademico sono complessivamente 398 per Medicina e Chirurgia e 35 per Odontoiatria.

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