Si è portato una mano al petto, poi il malore: calciatore crolla in campo, cosa è accaduto

Il dramma di Mattia Giani, 26 anni, atleta del Castelfiorentino United. E’ grave. Stava giocando una partita contro il Lanciotto Campi nel campionato di Eccellenza

Mattia Giani e i giocatori sotto choc dopo il malore

Mattia Giani e i giocatori sotto choc dopo il malore

Campi Bisenzio (Firenze), 14 aprile 2024 – Un malore improvviso, il giocatore che si porta una mano al petto, poi alla testa, quindi crolla a terra. Aveva appena scagliato un tiro verso la porta Mattia Giani, 26 anni, giocatore del Castelfiorentino United, squadra di Eccellenza che stava giocando il match in quella che doveva essere una bella domenica di aprile, una domenica di sport, contro il Lanciotto Campi, squadra di Campi Bisenzio. La partita era iniziata alle 15 al comunale “Ballerini” di Campi.

Tutto come sempre: il trasferimento al campo, le ultime raccomandazioni degli allenatori, il riscaldamento e quindi la partita. Mattia Giani è tra gli atleti scelti per l’11 iniziale. Un calciatore già di esperienza, con tante squadre in carriera tra Grosseto, Savona, le giovanili nell’Empoli. 

Al 14’ del primo tempo il malore: c’è un tiro di Giani, che poi appunto crolla a terra tra lo choc generale. I compagni di squadra, gli avversari, i due allenatori e gli staff capiscono subito che non si tratta di una caduta come tante in uno scontro di gioco.

Mattia è a terra. E’ il massaggiatore del Castelfiorentino a praticare i primissimi soccorsi. Le condizioni del giocatore appaiono gravi. E’ in arresto cardiocircolatorio. Viene praticato il massaggio cardiaco mentre intanto arriva il 118 che prosegue le manovre rianimatorie.

Il ragazzo viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi. Le sue condizioni appaiono molto gravi. Intanto a Campi c’è apprensione. Sul campo sono scesi anche i genitori del giocatore, che erano a vedere il figlio e che hanno assistito alla scena. 

La gara viene subito sospesa. Sarà poi rinviata, nelle ore successive, a data da destinarsi. Nessuno vuole più giocare. I giocatori delle due squadre sono sensibilmente sotto choc. I compagni di squadra di Mattia si abbracciano per farsi forza, in attesa di notizie dall’ospedale. 

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