BARBARA BERTI
Cronaca

Matilda, non un semplice musical: "Viva chi preferisce i libri alla tv"

Lo spettacolo in scena al Teatro Verdi da domani a domenica per la regia di Massimo Romeo Piparo "Storia universale che ha come eroine una bambina e una maestra. La mamma e la preside sono le anti-eroine".

Matilda, non un semplice musical: "Viva chi preferisce i libri alla tv"

Matilda, non un semplice musical: "Viva chi preferisce i libri alla tv"

"In questa storia si ritrova buona parte delle grandi carenze contemporanee: l’educazione scolastica, il rapporto familiare, le dinamiche maschili, il potere disumanizzante della televisione". Parola del regista e autore Massimo Romero Piparo che firma la prima versione italiana di "Matilda - Il Musical", basato sull’omonimo romanzo di Roald Dahl, uno dei libri più amati da tre generazioni, divenuto esilarante film grazie a Danny De Vito. Lo spettacolo (prodotto dalla PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina) sarà al Teatro Verdi di Firenze da domani al 14 gennaio (ore 20,45 e domenica ore 16,45). In scena ci saranno Luca Ward en travesti nel ruolo della temibile preside Trinciabue e l’amatissima coppia dei "The Pozzolis Family" (Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli) nei panni dei cinici e goffi genitori di Matilda, interpretata dall’undicenne Giulia Chiovelli, figlia d’arte e bimba prodigio, perfezionatasi all’Accademia del Sistina.

Piparo, perché ha deciso di dar vita alla versione italiana del musical?

"Per molto tempo mi sono interrogato circa il grandissimo successo di ’Matilda il Musical’ nel West end londinese, fin quando scelsi nel 2015 di vederlo pur con qualche riserva. Da quella sera ho eletto ’Matilda’ uno dei miei musical preferiti, tornando a rivederlo altre tre volte. Una storia universale che ha come eroine due figure femminili tanto attuali al giorno d’oggi: una bambina e una maestra. E contemporaneamente altre due donne anti-eroine, due figure negative come una madre ’sbagliata’ e una preside che stravolge il proprio ruolo di educatrice trasformandosi in aguzzino di giovani adolescenti. Con al centro un’unica figura maschile, quella del padre cinico e sprezzante di Matilda, che diventa zimbello in mezzo a tanta malvagità femminile".

Un racconto attuale?

"Sì, grazie allo sguardo attento e pungente di Roald Dahl, ci si ritrova buona parte delle grandi carenze contemporanee: l’educazione scolastica, il rapporto familiare, le dinamiche maschili e il potere disumanizzante della televisione".

Una storia che tutti dovrebbero conoscere?

"Assolutamente sì. In particolare ’Matilda il Musical’ andrebbe fatto vedere in tutte le scuole di ogni grado, bisognerebbe portarci tutti i genitori di oggi ma anche quelli futuri convincendoli a trascorrere due ore immersi in questo racconto musicale che ’rende migliori’. E proprio questo è il mio personale auspicio: far cogliere la possibilità, forse l’ultima, di ripensare seriamente il ruolo di educatrici e educatori di chi si ritrova protagonista di quelli che restano sempre i due pilastri fondamentali della formazione dell’individuo: la scuola e la famiglia".

Matilda che personaggio è?

"E’ una bambina brillante e intelligente, appassionata di libri e curiosa di conoscere ogni cosa. Un personaggio spassoso e complesso che, con il sorriso, porta un messaggio molto importante: credere sempre in sé stessi e avere coraggio, anche quando qualcuno fa di tutto per metterci in difficoltà. Con la sua genialità, ma anche con l’ingenuità e le insicurezze tipiche dell’adolescenza, questa bambina è l’esempio di quanto la propria ’diversità’ sia un valore da apprezzare".

A rappresentarla è Giulia Chiovelli...

"Un portento di qualità e talento, così come tutti e nove i bambini in scena. Sono ragazzini tra gli undici e i 14 anni che provengono dall’Accademia del Sistina di Roma che dirigo e dove ogni anno ci sono circa 150 allievi. Il mio principale obiettivo, non solo da regista ma anche da padre, è formare gli adulti di domani. All’accademia si insegnano le arti ma anche a coltivare le passioni".

La commedia musicale sta vivendo un periodo d’oro e lei al Verdi è di casa...

"Sì, abbiamo fatto ’Il Marchese del grillo’, adesso ’Matilda e dal 15 febbraio porteremo a Firenze per la prima volta un altro spettacolo per famiglie, ovvero ’Cats’: un grande cast di artisti per un musical prevede illusionismo e magia con gli effetti speciali. A marzo, invece, torneremo con’Billy Elliot’, la storia del ballerino che fa sognare intere generazioni di talenti".