REDAZIONE FIRENZE

Massacra la moglie . Cellulari ai raggi X. Frase choc alla madre: "Piangerai per tua figlia"

È ancora gravissima la 43enne colpita dal marito con una falce. Accertamenti sui telefoni della coppia. La mattina Sofia gli aveva . dato l’ultimatum. Il padre: "L’ha colpita alle spalle, litigavano spesso".

È ancora gravissima la 43enne colpita dal marito con una falce. Accertamenti sui telefoni della coppia. La mattina Sofia gli aveva . dato l’ultimatum. Il padre: "L’ha colpita alle spalle, litigavano spesso".

È ancora gravissima la 43enne colpita dal marito con una falce. Accertamenti sui telefoni della coppia. La mattina Sofia gli aveva . dato l’ultimatum. Il padre: "L’ha colpita alle spalle, litigavano spesso".

Si cerca la verità nei telefoni. Oggi, su disposizione della pm titolare dell’inchiesta, Alessandra Falcone, verranno eseguiti "accertamenti tecnici irripetibili" sui dispositivi di Sofia, 43enne italiana, e del marito Y.B, 45 enne originario della Tunisia, che la notte di sabato scorso ha tentato di uccidere la moglie con una roncola nella loro casa sulle colline di Fiesole. Verrà acquisita una copia forense dei cellulari, e scandagliate a fondo – da parte dei carabinieri del reparto operativo di Firenze – le chat tra la vittima e il suo aguzzino.

La donna è stabile ma in gravi condizioni: si trova a Careggi in coma farmacologico. La profonda ferita riportata dietro la nuca potrebbe aver reciso dei nervi, e, secondo quanto emerge, le prossime ore potrebbero essere decisive per capire le sue sorti.

Emergono intanto nuovi inquietanti dettagli sulla vicenda. La mattina di sabato, racconta il padre della vittima, "lui avrebbe detto a mia figlia che l’amava", perché nei "giorni precedenti avevano litigato e voleva farsi perdonare". Le tensioni tra i due "andavano avanti da quando era nata la prima figlia", e si focalizzavano proprio "sull’educazione da dare alle bambine e sullo stile di vita di Sofia", spiega l’uomo. Quella mattina, però, al tentativo di riappacificarsi, la 43enne avrebbe risposto al marito "che se la situazione non cambiava a settembre si sarebbero separati".

Nel pomeriggio poi la frase choc. Intorno alle 17, circa quattro ore prima del massacro, l’uomo avrebbe "incontrato la mamma di Sofia, dicendogli: ’Ti farò piangere per tua figlia’", e alludendo "a discussioni che c’erano state in passato", continua ancora papà Alessandro. Un elemento che ad oggi farebbe propendere le indagini degli inquirenti verso una premeditazione dell’agguato.

Alle 21.30 circa si è consumata la violenta aggressione. La donna, stando a quanto trapela, sarebbe stata attaccata alle spalle, mentre stava raccogliendo degli oggetti. Il primo colpo sarebbe stato quello sulla nuca. L’uomo si è poi accanito sulla moglie, ferendola su collo, petto e schiena. Di lì a poco l’arrivo della mamma e del padre di Sofia. È scattato l’allarme, il 45 enne – difeso dall’avvocato Giulio Parenti – è stato arrestato in flagranza. È accusato di tentato omicidio, ed è recluso nel carcere di Sollicciano.

Pie.Meca.