PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Marzano isolata. Ipotesi nuove vie su terreni privati

A Marzano gli abitanti sono sempre più preoccupati. La loro è la strada più disastrata nel comune di Borgo...

A Marzano gli abitanti sono sempre più preoccupati. La loro è la strada più disastrata nel comune di Borgo...

A Marzano gli abitanti sono sempre più preoccupati. La loro è la strada più disastrata nel comune di Borgo...

A Marzano gli abitanti sono sempre più preoccupati. La loro è la strada più disastrata nel comune di Borgo San Lorenzo, in particolare nel tratto che li collega a Grezzano e da qui al capoluogo. Un collegamento che di fatto non c’è più, con vasti tratti sbriciolati da un movimento franoso molto esteso.

Così ora chi abita a Marzano, i pochi residenti, quelli che hanno attività economiche, e chi ha seconde case, invocano una soluzione. Si è tenuto di recente anche un incontro con il sindaco borghigiano Leonardo Romagnoli ed alcuni tecnici, ma la situazione non si presenta facile. "A Marzano – dice Romagnoli - sono stati vari incontri e sopralluoghi. Per la viabilità dal Giogo sono stati fatti interventi da parte del comune di Scarperia e San Piero e da parte nostra per permettere un transito regolare e c’è un impegno di Rfi per intervenire, essendo la viabilità per la finestra di servizio alla galleria TAV. Per la parte da Grezzano stiamo valutando possibili alternative su alcune vicinali e terreni privati ma ci vuole la disponibilità dei proprietari e deve essere fatta una valutazione approfondita". Il problema è proprio il tratto che scende a Grezzano.

A monte resta agibile il percorso che porta fino alla strada del Giogo, sboccando nei pressi dell’Omomorto. Così adesso, per portare i ragazzi a scuola, per andare al lavoro, per recarsi nel capoluogo borghigiano, si deve allungare notevolmente il percorso, passando da Scarperia. E’ un bel problema anche per le attività agricole e zootecniche, per gli agriturismi e un ristorante. La frana che ha distrutto la strada è troppo grande, e occorrerebbe quindi realizzare un nuovo percorso. Che passerebbe però da appezzamenti privati. E pare che mentre qualche proprietario abbia già detto sì, altri non siano intenzionati a far passare la strada sulle loro terre. E la via degli espropri sarebbe lunga e accidentata.

P.G.