Eva
Desiderio
Già venti anni fa Maria Paola Pedetta, creativa fiorentina, parlava di riciclo e di recupero, di antichi tessuti e di pellicce della mamma. Quei capi ai quali ha ridato vita con uno stile sempre unico, imprevedibile, capace di trasformare in modo “camaleontico” preistorici visoni, boleri da Prima della Scala, cappottini di astrakan che grazie alla sua verve e genialità sono tornati a rivivere in collezioni sempre più raffinate e uniche, per una clientela che predilige i pezzi speciali. "Sono arrivata alla moda da esperienze di teatro e di arredamento _ racconta Maria Paola Pedetta in questi giorni a Cortina per presentare la collezione del prossimo inverno _ e ho fondato subito il marchio Cappa e Spada, poco più di venti anni fa. Poi decisi di lanciare il marchio Dejamis, per incuriosire chi come me pensa al recupero e non ama lo spreco: con una cesta mi presentai ad Andrea Panconesi di LuisaviaRoma con quattro pezzi di pellicce ricostumizzate da me, lui mi disse che era vicino Pitti Uomo e che avrebbe fatto le vetrine nuove per l’occasione: i miei capi gli piacquero e mantenne la promessa esponendoli in vetrina, era il gennaio 1992. Questo è stato il mio imporante debutto". Poi una pausa per crescere i due figli, per tre anni. E la ripresa nel 1996 proprio con Dejamis, dapprima un piccolo progetto da mostrare a una clientela ristretta e ora una realtà che intriga buyer importanti e signore e signorine che amano distinguersi senza eccessi.
Ora sta preparando la collezione estate 2023 che presenterà a Milano nel nuovo showroom in viale Premuda 27. Perchè Dejamis ora si è trasformato in Dejamis srl, con la nuova società che Pedetta ha fondato con un’amica milanese, Laura Falchi un anno e mezzo fa. "Laura è la presidente e io la direttrice creativa della nuova società che ha sede a Milano anche se l’atelier resta nella mia casa col giardino all’italiana a Settignano".